Aggiornamento del 9 febbraio 2023: il ministero della Salute ha segnalato un allargamento del richiamo del tiramisù vegano ‘Tiramisun’ Mascherpa a tutti i lotti di produzione, oltre a quello del tiramisù al pistacchio vegano e della mousse vegana cocco e cioccolato. Per i dettagli, leggi l’articolo dedicato.
Il ministero della Salute ha diffuso il richiamo di un lotto di tiramisù vegano ‘Tiramisun’ a marchio Mascherpa Tiramisù per la presenza di proteine del latte. Secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, il consumo del prodotto avrebbe provocato la morte di una ragazza di 20 anni, ricoverata in coma all’ospedale San Raffaele di Milano da 10 giorni in seguito a uno shock anafilattico.
Il prodotto richiamato è venduto in vasetti da 100 grammi con la data di scadenza 23/07/2023, corrispondente al lotto di produzione. Il tiramisù vegano richiamato è stato prodotto da GLG Srl nello stabilimento di via Garibaldi 1, ad Assago, nella città metropolitana di Milano.
Secondo quanto riferito dai media, la ventenne, a cena in un locale del centro di Milano, si è sentita male dopo aver mangiato alcuni cucchiaini di tiramisù, dichiarato vegano. Le prime analisi hanno accertato la presenza di proteine del latte nel prodotto. Ulteriori analisi sono state affidate ai carabinieri del Nas. È stata aperta un’indagine per omicidio colposo, frode nell’esercizio del commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine (abbiamo parlato della vicenda in dettaglio in questo articolo)
Tutti i vasetti di tiramisù vegano presenti nel locale sono stati sequestrati ed è stato disposto il ritiro dal commercio e il richiamo del lotto in questione. A scopo precauzionale, si raccomanda alle persone allergiche al latte di non consumare il prodotto con la data di scadenza indicata e restituirlo al punto vendita d’acquisto, dove sarà rimborsato. Il consumo del tiramisù segnalato è sicuro per le persone che non sono allergiche al latte, ma il prodotto non è adatto ai vegani.
Dal primo gennaio 2023 Il Fatto Alimentare ha segnalato 15 richiami, per un totale di 16 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), ministero della Salute
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Ennesimo esempio di esami di autocontrolli non fatti o con referti farlocchi
Sul sito di Mascherpa (https://mascherpatiramisu.com/wp-content/uploads/2023/02/Ingredienti-prodotti-prima.pdf), il tiramisù vegano presenta le tracce di uova e latticini dichiarate. Forse il ristoratore non ha adeguatamente avvisato un pericolo e la ragazza non ha comunicato opportunamente le sue allergie.
Perchè non adatto ai vegani? Se la lista ingredienti prevede tutti ingredienti di origine vegetale il prodotto è vegano. Qui quello che è mancato è stata la mancata indicazione della possibile presenza di allergeni.
Perché evidentemente c’è del latte vaccino, che non è vegano.
No si tratta di contaminazione non indicata. Il prodotto non ha ingredienti animali
Tracce di latte in un tiramisù vegano e morire per shock anafilattico. Che sfortuna! Ora la responsabilità ricadrà sicuramente sull’azienda e sui laboratori che hanno accertato che il prodotto fosse adatto ai vegani. Comunque non facciamo confusione. È la persona vegana, non il prodotto…
No, calma NON è la persona vegana, è, era purtroppo, allergica. Sono 2 cose completamente diverse. Non é “sfortuna” quando c’è contaminazione alimentare. Se é vero che sullo stesso bancone venivano trattati prodotti con e senza lattosio.
L’anafilassi è provocata dalle proteine del latte, non dal lattosio.
Chi redige un articolo su una testata specializzata sul food (benché non “tecnica”) dovrebbe essere altamente informato prima di scriverlo su quella che è la tematica in oggetto: gli alimenti “vegani” sono prodotti, in larga parte, in stabilimenti che creano cross-contamination con materie prime “animali”. Il problema qui non è, come scritto da altri lettori, il fatto di essere adatto ai vegani (non sono persone allergiche, ma consumatori che fanno una scelta di tipo etico come i prodotti kosher o halal), ma se il prodotto non presentava in etichettatura l’indicazione di possibile contaminazione da latte.
Corretto. Domani pubblicheremo un articolo che approfondisce questo aspetto
Vero. Però un prodotto vegano, di base, non può e non deve contenere certi alimenti. Punto. Che ci siano tracce di arachidi in biscotti e questo venga segnalato non è la stessa cosa. Perché é doppiamente grave in un prodotto vegano.
Non è corretto, anche le organizzazioni di categoria vegan dicono che la presenza accidentale non inficia la caratteristica vegano. Se il prodotto è fatto con ingredienti di origine vegetale non vi è nessun inganno al consumatore. Qui il problema è stata una mancata analisi del rischio e conseguente omissione dell’indicazione degli allergeni da cross contamination.
Il prodotto vegano può contenere tracce di derivati animali, perchè non esistono aziende che producono alimenti solo per vegani, informatevi !!! la contaminazione può avvenire in qualsiasi modo anche nello stoccaggio, il problema vero sono gli allergeni che devono essere sempre indicate e i soggetti intolleranti devono sempre avvisare il personale.
ANCHE IO SONO INTOLLERANTE AL GLUTINE, mangiare un prodoto o andare in un ristorante per prepara piatti senza glutine non significa nulla!!! la cosa importante è la CONTAMINAZIONE, bisogna prima accertarsi di tuttociò
Comunque il latte è un ingrediente di origine animale , non previsto in un’alimento che si voglia fregiare del claim Vegano, per cui oltre il danno anche la beffa.
Grazie per il lavoro/controllo che state facendo
Mia figlia ha la stessa allergia. Cerco da sempre di evitare certi prodotti troppo manipolati, quindi pericolosi per lei. La vicenda mi ha molto colpita.
Il punto non è se un prodotto si può fregiare del titolo vegano oppure no. Il problema gravissimo è quello delle contaminazioni con allergeni che non vengono segnalate. Piccolissime quantità possono provocare shock anafilattico in persone allergiche, con conseguenze a volte fatali. Chi non soffre di allergie alimentari non si rende conto, pensa che il problema sia un po’ di mal di pancia o orticaria. Non è così.
Mi ha incuriosito molto questa triste vicenda. Nel sito dell’azienda (Sul sito di Mascherpa (https://mascherpatiramisu.com/wp-content/uploads/2023/02/Ingredienti-prodotti-prima.pdf), il tiramisù vegano presenta le tracce di uova e latticini dichiarate. Forse il ristoratore non ha adeguatamente avvisato un pericolo e la ragazza non ha comunicato opportunamente le sue allergie.) le schede prodotti denominati vegani contengono tutte la dicitura allergeni: potrebbe contenere tracce di latticini ed altro.Il problema probabilmente sara’ stato nella etichetta del vasetto, pero’ la cosa e molto strana , visto il grosso rischio … appunto.