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La notizia attira l’attenzione e rimbalza su giornali e siti internet: “Lo chef Matteo Grandi è riuscito nell’intento di perdere quasi 90 chili in soli 8 mesi”. Per esempio, si legge su Repubblica: “Circa otto mesi fa mi sono reso conto che, fagocitato dalla vita e dagli impegni, avevo perso di vista il mio benessere, non solo per una questione estetica, ma soprattutto per la mia salute. Sono arrivato a pesare 185 chili, forse qualcosa in più, perché a un certo punto avevo smesso di pesarmi. A giugno, di colpo, si è accesa una lampadina nella mia testa: quel che serve è la forza di volontà, il resto viene dopo…”.
“Il punto più difficile è stato trovare il giusto ritmo e soprattutto mantenere la costanza. – continua lo chef – La dieta che ho seguito l’ho studiata io stesso, prendendo spunto da tanti dietologi con … cui ero andato in passato senza però ottenere risultati. Poi ho iniziato a seguire una dieta low carb, che mi ha davvero cambiato la vita. Già sapevo che zuccheri e carboidrati erano i principali colpevoli del mio aumento di peso. Da quando li ho eliminati, oltre a perdere peso, mi sento incredibilmente meglio. L’energia è alle stelle, la mente è sempre lucida e lavoro con una produttività doppia. È stato un cambiamento totale”.
“La differenza sostanziale è che ho eliminato gli zuccheri: e per zuccheri, intendo togliere tutti i cibi lavorati, dalla pasta ai lievitati, ho depennato qualunque carboidrato che si trasforma in zuccheri. È stata come una rivelazione, perché solo così ho perso i primi 15 chili, è migliorata la pelle, mi è sparita la psoriasi dai gomiti, perfino il sudore è cambiato, perché ora è inodore. – afferma Grandi – Era evidente che il mio corpo fosse infiammato… è proprio vero che siamo quello che mangiamo”.
Il mito del facile dimagrimento
Nulla di nuovo sotto il sole, l’estate si avvicina e il momento è propizio per lanciare una nuova meteora nel mondo del gossip. L’industria della dieta sforna in continuo diete e testimonial che perpetuano il mito del facile dimagrimento e per far questo si millantano cali ponderali inverosimili: meno 90 kg in 8 mesi, quasi 3 kg alla settimana per 8 mesi di seguito! Cose che si cerca di evitare anche dopo un intervento di chirurgia dell’obesità per non perdere troppa massa magra/muscoli.

È sempre la stessa storia. È una ruota continua che gira, fuori uno e dentro un altro: Atkins, Scarsdale, Dukan, Keto, Paleo, Panzironi, da William Banting a Montignac, testimonial che hanno sconfitto da soli la loro malattia/obesità. L’unica costante è la tipologia di dieta, che è sempre la stessa, rigorosamente low carb da oltre un secolo e mezzo. Niente carboidrati (pane, pasta, riso, frutta, dolci, bevande zuccherate…) , solo carne e insalata e/pesce e insalata con piccole varianti: con più o meno sale, più o meno olio, con più o meno grassi, con caffè o senza caffè, con aggiunta o assenza di qualche integratore.
I rischi di una dieta come quella di chef Grandi
Ha perso 90 kg quindi funziona! C’è anche la foto del prima e dopo che dimostra che è vero! Ce l’ha fatta lui, quindi chiunque può farcela. E la gente ci casca sempre: nuova dieta, nuova magia, nuove speranze e nella stragrande maggioranza dei casi a distanza di qualche mese/anno, recupero del peso, nuovo fallimento, frustrazione, senso di colpa e di inadeguatezza!
Quali sono gli effetti della restrizione calorica protratta? Fame, umore depresso, facile affaticabilità, irritabilità, freddo, disturbi del sonno, calo della libido, pensiero ossessivo rivolto al cibo, rischio di mangiare in eccesso quando si torna alla normale alimentazione, craving (desiderio intenso) verso alimenti o nutrienti esclusi dalla dieta, perdita di massa muscolare, rallentamento del proprio metabolismo.*
Questi articoli, che potremmo chiamare “7 kg in 7 giorni”, in un mondo ideale non dovrebbero neppure essere pubblicati perché creano false illusioni. Oppure dovrebbe esserci a latere di questi post il commento di un esperto** che riveli i pericoli per la salute fisica e mentale di tali pratiche. Il punto è che i giornalisti che scrivono questi articoli non hanno competenze mediche e parlano di obesità, che è una malattia cronica, come se parlassero di una sfilata di moda, sono preoccupati solo di fare clickbait (attirare l’attenzione).
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L’autore è uno chef stellato che parla della sua esperienza personale. Sostiene che è tutta una questione di forza di volontà, parla di salute e infiammazione pensando che sia salutare seguire la sua dieta. Ma l’obesità è un problema molto più complesso che va oltre la volontà di una persona e le diete low carb sono completamente difformi da quello che è considerato uno standard minimo di dieta salutare. Ne abbiamo parlato in questo articolo.
La leggenda dei carboidrati cattivi
Il problema di queste pubblicazioni o programmi di intrattenimento è che continuano a perpetuare la leggenda secondo cui i carboidrati sono la causa dell’obesità e che per perdere peso bisogna appunto eliminarli. Purtroppo questi articoli sono molto letti e messi in pratica sia dalla popolazione generale che da adolescenti e giovani adulti normopeso dai 12 ai 20 anni, insicuri e insoddisfatti della loro forma fisica. Negli ultimi anni, complice anche il Covid, c’è stato un incremento notevole dei disturbi del comportamento alimentare e queste diete drastiche sono come benzina sul fuoco.
Altro problema legato a queste diete è il fatto che contengono pochissima fibra alimentare e troppe proteine di origine animale, acidi grassi saturi, colesterolo. A forza di ripetere che bisogna eliminare i carboidrati gli individui riducono i cereali (per esempio riso, orzo, mais, farro, grano duro e grano tenero) che sono un’ottima fonte di fibra alimentare e sono un fattore protettivo contro malattie croniche degenerative. Una delle principali cause di morte evitabili nel mondo è il fatto che gli individui introducono troppo pochi cereali. Quindi con la scusa di fare gossip e attirare l’attenzione i giornalisti di Repubblica, Corriere, L’Unità e altri giornali, nonché programmi televisivi di intrattenimento, perpetuano la disinformazione e mettono a rischio la salute della popolazione generale.
Lo chef Matteo Grandi non sa che il suo modo di mangiare non è salutare, lo capirà con il tempo e a sue spese. È meglio non imitarlo e se proprio preferiamo il fai-da-te è bene leggersi prima le linee guida FAO/OMS o le Linee Guida italiane per una sana alimentazione.
Antonio Pratesi e Abril González Campos
Note
* The Biology of Human Starvation. A.Keys et al. 1950
**Altre figure competenti nel campo della nutrizione oltre ai Dietisti sono i Medici/Biologi specialisti in scienza dell’alimentazione.
© Riproduzione riservata Foto: Matteo Grandi via Instagram, AdobeStock
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