Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte dell’operatore di cinque snack salati provenienti dalle Filippine venduti con i marchi Jack&Jill e LaLa. La ragione indicata sull’avviso di richiamo è la presenza di un additivo non dichiarato: si tratta del colorante E110 (giallo arancio), che, come specificato sulle corrispondenti notifiche Rasff, non è autorizzato negli snack a base di amidi, come da Regolamento (UE) 1333/2008. Si tratta inoltre di un colorante per cui è obbligatoria la dicitura “Può influire negativamente sull’attività e l’attenzione dei bambini”.
I prodotti richiamati per il colorante non autorizzato
Sono richiamati tutti i lotti e i termini minimi di conservazione (TMC) dei seguenti prodotti:
- Cracker gusto gamberi ‘Prawn cracker’ Hot&Spicy LaLa, in confezioni da 60 grammi;
- Tortilla al formaggio ‘Mr. Chips’ Nacho Cheese Jack&Jill, in confezioni da 110 grammi;
- Chips di patate ‘Piattos’ Nacho Pizza Jack&Jill, in confezioni da 85 grammi;
- Chips di patate ‘Piattos’ Cheese Jack&Jill, in confezioni da 85 grammi;
- Snack multicereali ‘Nova’ Country Cheddar Jack&Jill, in confezioni da 78 grammi.
L’azienda Newton Food Products Mfg. Co. Inc. ha prodotto i cracker LaLa, mentre Universal Robina ha prodotto gli snack a marchio Jack&Jill. Tutti i prodotti richiamati provengono dalle Filippine e sono stati commercializzati in Italia dall’azienda Fresh Tropical Srl by Jawad.
In precedenza, il Ministero della Salute aveva già segnalato altri snack a marchio LaLa e a marchio Jack&Jill, sempre per la presenza dell’additivo non autorizzato (leggi qui l’articolo sul richiamo dei cracker gusto pesce e delle palline al formaggio). Inoltre, il Ministero aveva segnalato anche il richiamo di altre palline al formaggio, questa volta provenienti dal Nepal (leggi qui l’articolo sul richiamo delle palline al formaggio).
In via cautelativa, si raccomanda di non consumare i prodotti sopra indicati e restituirli al punto vendita d’acquisto
Dal primo gennaio 2024 Il Fatto Alimentare ha segnalato 55 richiami, per un totale di 91 prodotti. Clicca qui per vedere tutti gli avvisi di richiamo, i ritiri e le revoche.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), Ministero della Salute
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Riguardo al ritiro delle patatine provenienti dalle Filippine mi viene solo da fare una considerazione. In un’epoca in cui si parla molto di prodotti naturali a chilometro zero trovo personalmente incomprensibile come si possano comprare cose del genere.