Il Ministero della Salute ha pubblicato il richiamo ad opera del produttore di altri due lotti di formaggio Castelmagno DOP con i marchi Beppino Occelli e Terre d’Italia di Carrefour. Anche questa volta, la ragione indicata sugli avvisi di richiamo è la presenza di Escherichia coli produttore di tossina Shiga (STEC). Il prodotto in questione è venduto in fette dal peso variabile, con i numeri di lotto 23147011 e 23154011 e le date di scadenza dal 02/03/2024 all”11/05/2024 (12/05/2024, solo per il formaggio a marchio Beppino Occelli).
L’azienda Società Agricola La Bruna di Fiandino Davide & C. ha prodotto il formaggio Castelmagno DOP venduto con entrambi i marchi nello stabilimento di contrada Marobert 3, a Monterosso Grana, in provincia di Cuneo (marchio di identificazione IT01742CE). L’azienda Beppino Occelli, poi, ha stagionato i formaggi nello stabilimento di località Prella 65/C a Farigliano, in provincia di Cuneo (marchio di identificazione IT L4C8Z CE).
In precedenza, il Ministero aveva già segnalato il richiamo di un lotto di Castelmagno DOP venduto con i marchi Beppino Occelli, Terre d’Italia e Tino Paiolo, sempre per la presenza di Escherichia coli STEC (leggi qui il nostro articolo sul primo richiamo di Castelmagno DOP).
A scopo precauzionale, l’azienda raccomanda di non consumare il formaggio con le scadenze e i numeri di lotto sopra indicati. Le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso dei prodotti richiamati possono restituirli al punto vendita d’acquisto.
Dal primo gennaio 2024 Il Fatto Alimentare ha segnalato 38 richiami, per un totale di 66 prodotti. Clicca qui per vedere tutti gli avvisi di richiamo, i ritiri e le revoche.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), Ministero della Salute
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Salve, mi chiedo, chi non legge queste notizie, come può venire a conoscenza di queste informazioni? Da nessuna parte; non mi sembra che il ministero della salute o dell ‘agricoltura si prenda la briga di diffondere la notizia su giornali o TV pur avendo deciso il ritiro del prodotto!?
Quindi quanti cittadini intossicati?
Grazie.
I richiami si trovano quasi tutti sul sito del Ministero della salute. In alcuni casi, se il richiamo ha delle caratteristiche non di allerta sanitaria (per esempio di difetti organolettici), potrebbe trovarli solo sul sito dell’azienda o del punto vendita o del supermercato.
Grazie mille, rimango però dell’idea che pochi cittadini “ricevono ” la notizia!!
Mi sono dimenticata di scrivere che anche nei punti vendita è prevista una zona in cui sono esposti i richiami dei prodotti che sono stati ritirati. Alcune catene mettono l’avviso anche sullo scaffale in corrispondenza a dove veniva esposto il prodotto richiamato