La catena di supermercati Esselunga e il suo fornitore hanno richiamato, a scopo cautelativo, alcuni lotti di uova fresche medie di categoria A da allevamento a terra a marchio Smart. Il motivo indicato sull’avviso di richiamo è una sospetta contaminazione microbiologica non specificata ulteriormente. Anche il Ministero della Salute ha segnalato il provvedimento (aggiornamento del 27/08/2024). Il prodotto in questione è venduto in confezioni da 10 pezzi, che appartengono ai lotti numero 4501159926 con scadenza 05/09/2024, 4679409926 con scadenza 07/09/2024, 4736619926 con scadenza 09/09/2024, 4282789926 con scadenza 12/09/2024, e 4179019929 con scadenza 14/09/2024.
L’azienda Cascina Italia Spa ha prodotto le uova richiamate per Esselunga Spa. Lo stabilimento di produzione, si trova in via Campo Romano, a Spirano, in provincia di Bergamo (marchio di identificazione del centro di imballaggio: IT016064).
Una successiva ondata di richiami rivela che sono stati richiamati anche svariati lotti di uova fresche di calibri vari di categoria A da allevamento a terra a marchio Cascina Italia, Ovonovo, Delizie dal Sole di Eurospin, Lactis di Parmalat, Latteria Chiuro, Gesco, Amadori, Conad e Del Campo, prodotte dalla stessa Cascina Italia, e che il rischio microbiologico è dovuto alla sospetta presenza di Salmonella (leggi qui l’articolo sul secondo richiamo di uova e l’articolo sul maxi richiamo segnalato dal Ministero della Salute) (aggiornamento del 27/08/2024).
Il comunicato di Cascina Italia
In un comunicato stampa, l’azienda fa sapere che “Cascina Italia S.p.A., facendo riferimento al richiamo a scopo cautelativo recentemente adottato per specifici lotti di produzione di uova fresche di categoria A – selezionate e confezionate presso il proprio centro di imballaggio con sede a Spirano, Bergamo – ha messo in atto immediatamente tutte le azioni opportune e necessarie al fine di isolare rapidamente il potenziale rischio, garantendo così che la restante produzione possa continuare a essere distribuita in totale sicurezza.
Il richiamo, a scopo cautelativo, si è reso necessario non appena avuta segnalazione di contaminazione microbiologica ambientale da parte di ATS di Brescia, a seguito di un campionamento eseguito negli ambienti di un allevamento fornitore.
Il tempestivo intervento di richiamo, condotto in stretta collaborazione con le autorità competenti e le catene di distribuzione, rientra in un rigoroso piano di procedure il cui obiettivo è la tutela della salute e sicurezza del consumatore.
Invitiamo tutti i clienti che avessero acquistato le uova di cui ai lotti indicati nelle note esposte presso i punti vendita interessati, a non consumarle e riportare le medesime al punto vendita dove sono state acquistate. L’elenco dei lotti richiamati e ulteriori informazioni sono disponibili sul sito del Ministero della Salute.
Cascina Italia ribadisce che solo i prodotti riferiti ai lotti specificatamente indicati sono oggetto di richiamo.
L’azienda continua a impegnarsi per garantire la sicurezza dei propri prodotti, con la massima trasparenza dimostrata negli anni e ringrazia i propri clienti e consumatori per la fiducia dimostrata.” (aggiornamento del 29/08/2024)
A scopo precauzionale, l’azienda raccomanda di non consumare le uova con le date di scadenza e i numeri di lotto sopra indicati. Le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso del prodotto richiamato possono quindi restituirle al punto vendita Esselunga d’acquisto.
Dal primo gennaio 2024 Il Fatto Alimentare ha segnalato 188 richiami, per un totale di 468 prodotti. Clicca qui per vedere tutti gli avvisi di richiamo, i ritiri e le revoche.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), Esselunga
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
E i consumatori che non si informano di niente non hanno scuse. Non siamo piu nell’era delle cabine telefoniche per le stade. Oggi la rete offre svariati servizi di informazione Soprattutto i canali come il Vostro dovrebbero essere presi in grande considerazione
Ho verificato e nel mio frigo c’è una confezione di uova che appartiene a uno dei lotti menzionati nell’articolo! Su 10 uova, parte della confezione, 7 le abbiamo già mangiate! Cosa succederà ora a chi ha già mangiato le uova contaminate ?
Se le uova sono state consumate ben cotte e sono state seguite le buone prassi di igiene in cucina (in particolare lavare le mani dopo aver maneggiato le uova), il rischio dovrebbe essere contenuto. Il nostro consiglio è fare attenzione all’eventuale insorgenza di sintomi gastro-intestinali, e nel caso rivolgersi al proprio medico di medicina generale.
Al momento, comunque, si tratta di un richiamo precauzionale per una sospetta contaminazione: non è detto, quindi, che nelle uova mangiate fossero presenti microrganismi patogeni.
OTTIMO servizio che quotidianamente leggo ma, soprattutto, apprezzo i ‘richiami’ che credo siano preziosissimi..grazie!
Bravi a segnalare i vari problemi alimentari che ogni giorno ci sono
Mi stupisce questo stupore nell’apprendere che le uova sono contaminate (spero ovviamente solo sul guscio). Io considero sempre le uova come potenzialmente contaminate (specie quelle del pollaio di casa) e quindi consiglio sempre di mettere in atto tutte le buone prassi di prevenzione (lavaggio, cottura, igienizzazione dei piani di lavoro su cui le uova vengono sgusciate, …) e, ovviamente, quella di consumare uova fresche, meglio se deposte da non più di 7 giorni