Aggiornamento del 20 luglio 2021: il ministero della Salute ha pubblicato il richiamo di altri lotti di otto marchi di burro prodotti da Gra-Com, sempre per la presenza di glutine non dichiarato. Per tutti i dettagli clicca qui.
Aggiornamento del 12 luglio 2021: anche Coop ha diffuso il richiamo del lotto del burro da 250 grammi prodotto da Gra-Com per presenza di glutine non dichiarato. La catena di cooperative precisa che il provvedimento riguarda solo alcuni punti vendita di Emilia Romagna, Friuli, Marche, Veneto, Lombardia, Liguria e Piemonte.
Aggiornamento del 9 luglio 2021: il ministero della Salute ha pubblicato anche l’avviso di richiamo di un lotto di burro a marchio Granarolo Expert prodotto dall’azienda Gra-Com Srl, in confezione da 1 kg, sempre con il numero di lotto numero 250821 con la data di scadenza 25/08/2021.
Il ministero della Salute ha diffuso il richiamo di un lotto di burro dell’azienda Gra-Com Srl per la presenza di glutine non dichiarato. I prodotti interessati sono venduti in confezione da 1 kg con il marchio “Burro del Buon Pascolo” e da 250 grammi. Tutti i prodotti interessati appartengono al lotto numero 250821 con la data di scadenza 25/08/2021.
Il burro richiamato è stato prodotto da Gra-Com Srl nello stabilimento di via Emilia Est 90/A a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena (marchio di identificazione IT 08 53 cE).
In via cautelativa, si raccomanda alle persone celiache e con sensibilità al glutine di non consumare il burro con il numero di lotto segnalato e restituirlo al punto vendita d’acquisto.
Unes, invece, ha diffuso l’avviso di richiamo di un lotto di mazzancolle tropicali “jumbo” a marchio Sea Fish per la “presenza di Listeria monocytogenes”. Il prodotto in questione è venduto in confezioni da 100 grammi con il numero di lotto 2021230293 e la data di scadenza 02/07/2021, già superata da una settimana al momento del richiamo.
Le mazzancolle richiamate sono state prodotte per Sea Fish Spa da Heiploeg International BV nello stabilimento di Panserweg 14 a Zoutkamp, nei Paesi Bassi.
Per precauzione, si raccomanda a chi è ancora in possesso del prodotto segnalato (magari congelato) di non consumarlo e restituirlo al punto vendita d’acquisto.
Dal 1° gennaio 2021, Il Fatto Alimentare ha segnalato 111 richiami, per un totale di 159 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
© Riproduzione riservata Foto: ministero della Salute, Unes
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Burro con glutine?!?
Ma allora NON E’ BURRO!!! Altro che problema per i celiaci…
LEGGE 23 dicembre 1956, n. 1526
Art. 1.
((La denominazione “burro” e’ riservata al prodotto ottenuto dalla
crema ricavata dal latte di vacca ed al prodotto ottenuto dal siero
di latte di vacca, nonche’ dalla miscela dei due indicati prodotti
Art. 2.
E’ vietato produrre, detenere per vendere o comunque porre in
commercio burro:
a) che non corrisponde alle definizioni di cui all’articolo
precedente;
b) che non proviene da latte conforme alle disposizioni
sanitarie;
c) che contiene materie estranee alla composizione del latte o
della crema di latte di provenienza;
evidentemente contaminazione crociata durante la lavorazione/confezionamento in stabilimento di produzione dove si lavorano altre matrici che contengono glutine
Siete esaurienti , precisi e puntuali. Grazie per il vs impegno.
wwwgiorgiochiodi.it
Vorrei capire: cosa deve fare una persona che ha già mangiato l’alimento ritirato e ha avuto dei malesseri? C’è una linea guida per questo?
Segnalare la cosa all’Asl locale e ai Nas che dovrebbero intervenire