Il ministero della Salute ha segnalato il richiamo di alcuni lotti di vongole lupino e scrigni di Venere a marchio Giò Mare per livelli di Escherichia coli superiori ai limiti di legge. Il richiamo è stato pubblicato dal ministero ben 5 giorni dopo la data indicata sull’avviso, troppo per un prodotto da consumare finché vivo e vitale. I prodotti interessati sono i seguenti:
- Vongola lupino (Chamelea gallina), in confezioni da 0,5 kg, 1 kg e 5 kg, con i numeri di lotto 233981, 233972, 233581 e 233781;
- Scrigno di Venere (Scapharca inaequivalvis), in confezioni da 1 kg e 5 kg, con il numero di lotto 233581.
Le vongole lupino e gli scrigni di Venere richiamati sono stati prodotti dall’azienda Giò Mare Spa nello stabilimento di via Matteucci 7/19, a Cesenatico, in provincia di Forlì-Cesena.
A scopo precauzionale, si raccomanda a chi dovesse essere ancora in possesso del prodotto, magari congelato, di non consumarlo.
Dal primo gennaio 2023 Il Fatto Alimentare ha segnalato 38 richiami, per un totale di 105 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
© Riproduzione riservata Foto: AdobeStock (copertina), ministero della Salute
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
In quali supermercati sono stati venduti a Forlì?
Il comunicato del ministero della Salute non lo precisa, potrebbero essere state vendute in qualunque pescheria