acqua versata da bottiglia di plastica trasparente

Il richiamo dell’acqua minerale

I supermercati Tigros, Iperal, Basko e il ministero della Salute hanno segnalato il richiamo di tutti i lotti dell’acqua minerale naturale e frizzante a marchio Primia per analisi chimiche non conformi (aggiornamento del 26 aprile 2023). I prodotti interessati sono venduti in bottiglie da 500 ml, vendute singolarmente e in confezioni da 8 pezzi, e da 1,5 litri, vendute singolarmente e in confezioni da 6 pezzi.

L’acqua minerale richiamata è stata prodotta per Agorà Network Scarl, di cui fanno parte Tigros, Iperal e il marchio Primia, dall’azienda Pian della Mussa Srl nello stabilimento di Villaggio Albaron, a Balme, nella città metropolitana di Torino.

acqua naturale frizzante primiaIn precedenza, per la non conformità delle analisi chimiche, Tigros, Iperal e Basko avevano già diffuso il richiamo di un lotto di acqua naturale Prima in bottiglie da 500 ml (per leggere i dettagli clicca qui), che ora è stato esteso ad altri formati e all’acqua frizzante.

Il richiamo dei tomini

Il ministero della Salute e i supermercati Prix, invece, hanno diffuso il richiamo da parte del produttore di un lotto di tomini del canavese a marchio Il Nonno Casaro per la presenza di Salmonella spp. Il prodotto in questione è venduto in confezioni da 180 grammi (due pezzi) con il numero di lotto 1074 e la data di scadenza 29/04/2023.

tomini del canavase nonno casaroI tomini richiamati sono stati prodotti dall’azienda Caseificio Longo Srl, nello stabilimento di via Leonardo da Vinci 43 a Rivarolo Canavese, nella città metropolitana di Torino (marchio di identificazione IT L7A1W CE).

In precedenza, anche le catene Penny Market, Esselunga, Bennet, Il Gigante e Carrefour hanno segnalato il richiamo dello stesso lotto di tomini, venduti con i marchi Cuor di Terra (tutti i dettagli in questo articolo), Caseificio Longo (per approfondire leggi qui) e Terre d’Italia (clicca qui per leggere l’articolo).

In via cautelativa, si raccomanda di non consumare i prodotti segnalati e restituirli al punto vendita d’acquisto per il rimborso o la sostituzione.

Dal primo gennaio 2023 Il Fatto Alimentare ha segnalato 81 richiami, per un totale di 180 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.

© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), Primia, ministero della Salute

Iscriviti al servizio gratuito di allerta via email

Iscriviti

Oppure al canale telegram

Iscriviti