Il ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte del produttore di un lotto di robiola di Eros di pura capra a latte crudo a marchio La Casera per una contaminazione da Escherichia coli produttore di tossina Shiga (Stec). Il prodotto in questione è venduto in confezioni da 250 grammi con il numero di lotto 23/1007 – 3970 e la data di scadenza 05/08/2023 (aggiornamento del 24/07/2023).
La robiola richiamata è stata prodotta dall’azienda La Casera Srl nello stabilimento di via Vidic snc, a Verbania (marchio di identificazione IT C8P9A CE).
Il ministero ha pubblicato anche il richiamo da parte dell’operatore di due lotti di Cupcake Lip&Dick (guscio a forma di cupcake contenente un lecca lecca alla frutta da intingere in un sorbetto aspro) a marchio Star Sweet per il possibile rischio di un mancato fissaggio del portacaramelle del lecca lecca alla parte inferiore del coperchio, che potrebbe staccarsi durante il consumo. Il prodotto interessato è venduto in pezzi da 40 grammi con i numeri di lotto KD2349-12-21 e KD3251-08-22 e i termini minimi di conservazione (Tmc) 30/06/2026 e 10/01/2026.
Le caramelle richiamate sono state prodotte dall’azienda Star Sweet Holland BV, nello stabilimento di Stadionstraat 13 B2, a Breda, nel Paesi Bassi.
A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare i prodotti con i numeri di lotto indicati e restituirli al punto vendita d’acquisto.
Dal primo gennaio 2023 Il Fatto Alimentare ha segnalato 138 richiami, per un totale di 269 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), ministero della Salute
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Gli esperti di enogastronomia elogiano i formaggi a latte crudo, sia per la valenza nutrizionale che per l’esperienza gustativa (le c.d. proprietà organolettiche). Ora, da incompetente, mi chiedo: ma il processo produttivo non sarà più rischioso per la sicurezza alimentare del prodotto finito? Considerando anche che le attuali temperature ostacolano il mantenimento della “catena del freddo”.
I formaggi a latte crudo sono più a rischio di contaminazione
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