Il ministero della Salute ha diffuso l’avviso di richiamo di un lotto di tartare di bovino adulto scottona Lidl per la presenza di Listeria moncytogenes (<10 ufc/g*). Il prodotto coinvolto è venduto in confezioni da 200 grammi, con il numero di lotto 1071215 e la data di scadenza 13/06/2019.
La tartare richiamata è stata prodotta per Lidl Italia Srl da Rosso Spa, nello stabilimento di via Traves 43 a Torino (marchio di identificazione IT 1859 S CE).
Si raccomanda a chiunque abbia acquistato confezioni di tartare con il numero di lotto segnalato di non consumare il prodotto e riportarlo al punto vendita per la sostituzione o il rimborso.
Dal 1° gennaio 2019, Il Fatto Alimentare ha segnalato 61 richiami, per un totale di 99 prodotti, e 4 revoche. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo pubblicato in Italia che rivela i segreti e le criticità di un sistema che ogni anno riguarda almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore. I lettori interessati a ricevere l’ebook, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro in formato pdf “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it
(*) Ufc/g: unità formanti colonia per grammo, unità di misura che si usa per indicare il numero di batteri presenti in un campione
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
…e anche in questo caso l’avviso viene diffuso a prodotto ormai scaduto ( e consumato?)…
Noi lo abbiamo pubblicato appena abbiamo avuto notizia
Certo, non era mia intenzione colpevolizzarvi. Il fatto grave è che spesso ai negozi stessi vengono segnalate allerte e ritiri con pericoloso ritardo.
Presenza <10 ufc/g ? Cioè?
Ufc/g significa “unità formanti colonia per grammo”: si tratta dell’unità di misura che si usa per indicare il numero di batteri presenti in un campione. Quindi in un grammo di campione sono presenti meno di 10 unità formanti colonia (una quantità molto bassa)