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Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte del produttore di un altro formaggio a pasta molle prodotto con latte crudo e ripieno con crema di arancia e mandorle, ‘Grace’, a marchio Degust. Il motivo indicato sull’avviso di richiamo è la presenza, questa volta non solo sospetta, di Listeria monocytogenes. Il prodotto in questione è venduto in forme dal peso variabile con il numero di lotto 10323 e la data di scadenza 29/01/2025.
L’azienda Degust KG des Baumgartner J. & Co. ha affinato, confezionato e distribuito il formaggio richiamato. Lo stabilimento si trova in Bsakerau 1, a Vahrn (Varna) nella provincia autonoma di Bolzano (marchio di identificazione IT Q0Ko3).
In precedenza, il Ministero aveva già diffuso il richiamo precauzionale di altri tre formaggi a latte crudo a marchio Degust – Pfiffikas, Muscatis e Caffalat – per la sospetta presenza di Listeria (leggi qui l’articolo sul precedente richiamo di formaggi a latte crudo).
In via cautelativa, l’azienda raccomanda di non consumare il formaggio con la data di scadenza e il numero di lotto sopra indicati. Le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso del prodotto richiamato possono restituirli al punto vendita d’acquisto o smaltirlo.
Dal primo gennaio 2025 Il Fatto Alimentare ha segnalato 12 richiami, per un totale di 16 prodotti. Clicca qui per vedere tutti gli avvisi di richiamo, i ritiri e le revoche.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), Degust
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Ma tutti formaggi dell’Alto Adige? Solo là fanno formaggi a latte crudo? Non capisco se il problema è il latte crudo o la zona di produzione.
Il problema è nella lavorazione del latte
E’ da un pò di giorni che stavo pensando la stessa cosa (Alto Adige). Come mai di formaggi che devono essere a latte crudo per Disciplinare DOP (e ce ne sono in tutta Italia) non ci sono segnalazioni ? O forse è perchè si fanno più analisi in quella parte di Italia perchè gli ultimi casi clamorosi sono usciti lì ? Ad ogni buon conto il commento di Patrizia è frutto di una cosa cje balza agli occhi…
Non è che in Alto Adige almeno ammettono immediatamente il consumatore di contaminazioni, a differenza di altre zone d’Italia, che se possono trovare una soluzione o scappatoia fino che non ne nasce un articolo,come si è letto precedentemente la morte di bambini. Questione di etica e sicurezza,sia per le aziende che per chi compra.