Si parla sempre di più di rivoluzione green, transizione ecologica, economia circolare, energia pulita… ma ottenere un bicchier d’acqua del rubinetto è ancora qualcosa di impossibile, almeno a Milano. Pubblichiamo di seguito la segnalazione di una lettrice su questo argomento che riteniamo di civiltà e che purtroppo abbiamo affrontato diverse volte.
Buonasera, tempo fa ho sottoscritto la vostra campagna per l’acqua del rubinetto nei bar e nei ristoranti. Qualche giorno fa mi è successo qualcosa che reputo assurdo e abbastanza disturbante. Racconto la vicenda in una mail, che vi inoltro, e che ho appena inviato a Confcommercio Milano. Vi invio anche la foto dello scontrino.
Volevo fare una segnalazione a proposito di una cattiva pratica che succede in alcuni bar di Milano. Oggi ho pranzato in un bar in pieno centro, ho chiesto di poter avere un bicchiere d’acqua, mi è stato risposto che non era possibile, neanche quella del rubinetto. Ho dovuto prendere una bottiglietta di plastica da mezzo litro e pagarla ben tre euro. Il punto di questa segnalazione non è tanto il prezzo (comunque scandaloso), piuttosto quello di rifiutare un bicchiere d’acqua, senza offrire alternativa alla bottiglia di plastica o alla lattina.
Parliamo tanto di transizione ecologica, tanto si potrebbe fare anche solo riducendo la quantità di bottigliette di plastica che ogni giorno produciamo in pausa pranzo.
Mi chiedo se sia legale rifiutare un bicchiere d’acqua. Come associazione fate qualcosa per sensibilizzare le attività commerciali su questi temi?
Spero davvero di ricevere una vostra risposta. Grazie dell’attenzione Daniela
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In alcuni ristoranti ,cosa che apprezzo molto , servono acqua depurata in bottiglia di vetro. Ottimo !
E la fanno pagare. La caraffa di acqua nei ristoranti frncesi è gratuita e a disposizione di tutti
Non è esattamente “ottimo”. Prima di tutto perché non sempre c’è la necessità di “depurare” un’acqua che comunque è almeno potabile (se non ottima). Secondo poi perché una cattiva manutenzione/pulizia di filtri e macchinari portano sovente a episodi di contaminazione o peggio. L’acqua “depurata” nei bar e ristoranti esiste per due motivi: evitare di stoccare/acquistare bottiglie di acqua minerale e consentire di vendere l’acqua del rubinetto al prezzo di un’acqua minerale. “Ottimo”, insomma.
ottimo nel senso che non arriva l’acqua in bottiglia di plastica, se la fanno pagare e’ un loro diritto . altrove ,francia e stati uniti mi e’ capitato di avere la brocca gratis .
La signora è andata a pranzo e non voleva pagare l’acqua, a me sembra assurdo, non è che fosse entrata accaldata di passaggio sotto un sole da 40 gradi a chiedere un sorso d’acqua
Non è andata così. La signora voleva un bicchier d’acqua, dal rubinetto o anche da una bottiglia, e l’avrebbe pagata. Quello che non voleva era, in un ristorante/bar e quindi non in mezzo alla strada, dover prendere una bottiglia di plastica da mezzo litro.
Non escluderei un paio di motivi. Il primo la semplicità per il barista, magari in orario di affluenza. Tra l’altro un bicchiere d’acqua sono circa 200 ml, quindi forse poi ne serviva un secondo, poi avrebbe anche dovuto lavare il bicchiere. Il secondo motivo può essere il prezzo. Il barista non è lì per beneficenza, sappiamo che le bevande sono incassi, forse un bicchiere d’acqua metterlo 3 euro non gli parrebbe congruo, vai di bottiglietta ed il costo più o meno (diciamo più…) è quello.
é assurdo 3 euro per una bottiglietta da 0,5 il barista sarà li pure per incassare ma 3 euro é un furto.
consiglierei una efficace app per android che si chiama “fontanelle d’italia”.
In Austria se chiedi “l’acqua del sindaco” non la paghi. Non vedo perché l’acqua non si possa avere senza pagare; si paga tutto il resto.
Ricordo male forse ma, mi sembrava che ad un certo punto, avessero eliminato caraffe e simili per qualche motivo igienico-contaminante, a favore delle bottigliette.
È cambiato qualcosa?
Avevo letto e sottoscritto la vostra campagna, ma non ricordo se si accennava a modifiche legislative o se fosse solo una questione di profitto sull’acqua in bottiglia da parte della ristorazione.
Non ci sono motivi igienici per eliminare caraffe e bottiglie
in Francia tutti gli esercizi pubblici come bar e ristoranti devono portare su richiesta del cliente la cosiddetta caraffa d’acqua naturale totalmente gratuita. Si dovrebbe introdurre l’obbligo anche in Italia
In Italia, il ministro/cognato pensa a rendere obbligatorio mettere nei menù i formaggi italici, ma non alle caraffe d’acqua!
In Francia non paghi nemmeno il coperto e il servizio, perché, giustamente, se vado in un ristorante tali costi sono già ricompresi nel piatto che ordino.
Sì, però in Francia come in altri Paesi paghi o lasci la mancia (almeno il 10%).
E in molti casi ti chiedono se la vuoi pagare direttamente con la carta insieme al conto.
A volte in Italia faccio “fatica”a lasciare la mancia, specie se il coperto è già una cifra importante considerando tutti i commensali presenti al tavolo.
Il mio commento da utente è: quante persone di tutte le età in centro città possono chiedere un bicchiere d’acqua del rubinetto in un giorno?, 100/150, ok, chi lava i bicchieri, con che incasso paga il materiale il personale l’affitto, i contributi, tutto salatissimo?
Quante persone chiedono un bicchier d’acqua dipende dalla zona dalla stagione e altri fattori. Se sono 100 o 150 che consumano oltre al bicchier d’acqua un panino , un piatto di pasta o altro è comunque un buon affare. Probabilmente solo il 10% chiederà un bicchiere di acqua del rubinetto per cui direi che si può anche fare e pagare le case i contributi e quant’altro.
E’ abbastanza folle e la signora ha ragione di protestare… Io l’ho visto succedere spesso, una mia amica ama aggiungere un goccio di acqua al caffè dopo averne bevuto un sorso, e spesso ci succede di vederci rifiutare il mezzo bicchiere di acqua che serve per questa operazione. A volte offrono acqua calda ( presa dalla bocchetta che si usa per the e tisane) quindi forse per qualcuno, vale la motivazione igienica, giustificata o no. E se uno deve buttare giù una compressa o diluire qualche goccia di farmaco? Deve comprare una bottiglietta di minerale o andare in bagno?
Una delle poche cose positive del sud è che, almeno al bar, viene servito in automatico il bicchiere d’acqua ed è gratuito
Mi è capitato di frequente,in Trentino, dove l’acqua potabile è buonissima, di vedermi negare la brocca d’acqua di rubinetto richiesta al ristorante ( livello medio-alto) cosa che faccio abitualmente per convinzione personale, non certo per taccagneria. È loro permesso comportarsi così o sono obbligati a servirla ?
Gentilissima, ecco cosa ci diceva Luciano Sbraga dell’ufficio studi Fipe: “Oggi non c’è alcun obbligo per il ristoratore di portare la caraffa di acqua di rubinetto a tavola. Nella realtà però, di fronte a una richiesta specifica è sempre buona norma accontentare gli avventori. Se l’acqua viene negata per qualsiasi motivo, e se il cliente ritiene di non essere stato accontentato, saranno le regole del mercato a fare chiarezza”. https://ilfattoalimentare.it/acqua-rubinetto-ristorante-minerale.html
Vado spesso in Alto Adige e la brocca della loro acqua fresca e buonissima non manca mai, in hotel, nei ristoranti, nei rifugi. Volevo una bottiglia di acqua naturale da tenere in camera ma il personale dell’hotel mi ha consigliato di bere la loro acqua, e così ho fatto.
È l’unico posto dove bevo acqua del rubinetto. È vero che Trentino e Alto Adige sono due regioni ben distinte, ma pensavo con le stesse abitudini per quanto riguarda la ristorazione, anche a pagamento intendo.
In Grecia, ovunque si vada, la prima cosa che servono appena ti siedi è una bella caraffa di acqua e non si paga!
Recentemente al ristorante ho chiesto se potevo avere l’acqua nella caraffa. La signorina, gentilissima, ha aperto la bottiglietta maledetta e l’ha versata nella caraffa. Ammaestrata dall’esperienza, in un’occasione successiva ho chiesto l’acqua del rubinetto, e mi è stato risposto che lì non servono acqua del rubinetto. La prossima volta mi porto la borraccia e bevo da lì.
Mi è successo diverse volte e, quando posso, rifiuto di fare acquisti in quel bar e mi rivolgo altrove. Dovremmo fare tutti così.
Parlo di Lucca e provincia e di Pistoia e provincia.
A napoli è gratis
Basterebbe che i baristi mettessero al rubinetto dell’acqua che arriva dall’acquedotto comunale dei comuni filtri a base di Carboni vegetali attivati e l’acqua sarebbe abbastanza depurata da sapori non sempre gradevoli presenti in certe zone. Però tali filtri vanno regolarmente cambiati altrimenti si peggiora la situazione.
Anch’io segnalo che in una mensa comunale appaltata a privati siamo stati diffidati dal portare da fuori le nostre borracce. La mensa non mette a disposizione acqua di rubinetto, come alternativa alle bevande imbottigliate. La frequentiamo quotidianamente e ci rifiutiamo comunque di comprare l’acqua imbottigliata per cui per loro non si capisce cosa cambi e perché si è resa necessaria questa presa di posizione veramente sgradevole. Credo che i comuni dovrebbero mettere come condizione per concedere l’appalto che sia garantito l’uso gratuito dell’acqua del sindaco.
Buongiorno, dico semplicemente che è vergognoso non poter bere acqua di rubinetto al ristorante, a fronte di pagamenti spesso salati di vini, vivande, pane e coperto.
Almeno imitiamo i paesi più civili!
Io comunque chiedo sempre acqua di rubinetto quando bevo un caffè al bar, e nessuno me la nega! Sennò cambierei bar .
Questa è pura speculazione. I bar e ristoranti dopo la pandemia sono diventati ancora più aggressivi. È vero che sono stati tra i settori più colpiti ma aumentare prezzi e negare servizi come l’acqua potabile dal rubinetto gratis è indecente.
A Napoli TUTTi i bar servono accanto al caffè o ad un dolcino un bicchiere d’ acqua gelata gasata o naturale. Chiunque chieda anche Senza comperare niente un bicchiere d’ acqua viene servito gratuitamente…Ma i napoletani ,si sà, sono incivili…
Non c’è nessuna norma che vieti l’uso dell’acqua potabile ma, non c’è nessuna norma che obblighi il ristoratore a servirla, certo 3 euro è leggermente fuori prezzo ma, sappiamo bene che su certi prodotti gli esercenti effettuano il vero guadagno, la signora non ha alcuna ragione nel contestare il comportamento dell’esercente
Qui non è questione di transizione green ma Di ESSERE SPILORCI!!! vai a mangiare fuori e ti bevi l’acqua nelle bottigliette o se l’hanno l’acqua filtrata E NON QUELLA DEL RUBINETTO!!!