
Una lettrice ci scrive perché l’etichetta di una confezione di “sfoglie multicereali” la lascia perplessa. In particolare non è sicura che, vista la lista degli ingredienti, il prodotto possa definirsi veramente ‘multicereali’. Di seguito la lettera giunta in redazione e la risposta di Roberto Pinton, esperto di produzioni alimentari.
La lettera sulle sfoglie multicereali
Buongiorno a tutti della redazione, oggi vi scrivo anch’io per la perplessità che mi è sorta acquistando un prodotto della Carapan, che si chiama Sfoglie rustiche ai multicereali con semi di lino sesamo e quinoa. Il nome mi suggerisce che le sfoglie siano preparate con le farine di diversi cereali, ma leggendo la lista degli ingredienti, si scopre che l’unico cereale presente escludendo il grano è l’orzo, in dosi minime, poiché è presente come farina di malto d’orzo al 5,7%, all’interno di un preparato ai multicereali e semi, che è a sua volta il 46% della ricetta. Praticamente presente in tracce! È lecito attribuire un nome così ingannevole ad un prodotto? Che tra l’altro è davvero buono!
Anna
La risposta di Roberto Pinton
Sulla confezione del prodotto sono dichiarati i seguenti ingredienti: Semolato di grano duro (48%), preparato ai multicereali e semi (46%) [semola di grano duro rimacinata (67%), lievito madre di grano tenero essiccato, semi di sesamo (7%), semi di lino (6%), farina di malto (orzo) (5,7%), quinoa rossa (4%), estratto di malto in polvere (orzo, frumento), agente di trattamento di farina: acido ascorbico, enzimi: amilasi], sale, lievito, acqua.
Sono quindi presenti in ricetta, in varie forme (semola, semola rimacinata, farina, chicchi) i cereali grano duro, grano tenero, orzo e quinoa, che rappresentano il 94% del totale in peso: la denominazione ‘multicereali’ non risulta quindi usurpata e appare del tutto legittima.
Unica notazione: l’operatore indica tra gli ingredienti anche l’acqua, che avrebbe potuto omettere dall’elenco in quanto presente in percentuale inferiore al 5% del totale degli ingredienti, giusto allegato VII del reg. UE n.1169/2011. L’inclusione dell’acqua in elenco non viola comunque nessuna norma, semplicemente l’operatore ha scelto di non avvalersi di una deroga (che è limitata all’acqua, non riguarda altri ingredienti).
Roberto Pinton
© Riproduzione riservata Foto:
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