allevamenti maiali

Si pensava che l’incubo della Peste suina per quest’anno fosse finito e che il virus fosse andato “in letargo”, come di solito succede con l’approssimarsi dell’inverno. Negli allevamenti di maiali i picchi di epidemia si rilevano generalmente in estate.

Non è così: dopo quattro settimane di tregua, ieri il Bollettino epidemiologico nazionale ha registrato l’ennesimo contagio (siamo a 46) in un allevamento del lodigiano che avrà come conseguenza l’abbattimento di circa 5.412 capi. L’azienda agricola si trova nel comune di Pieve Fissiraga, a 8 km da Lodi. Per rendersi conto di quanto sia ampio questo focolaio, basta dire che sino ad ora sono stati abbattuti 120 mila animali.

Peste suina Lodi
Il riscontro del nuovo focolaio di Peste suina in provincia di Lodi, 5.412 capi abbattuti

Sesto focolaio a Lodi

Si tratta del sesto focolaio in provincia di Lodi. Secondo il protocollo quando un caso di Peste suina viene confermato, si procede al censimento dei capi coinvolti. In questo caso, sembrerebbe che tutti gli animali dell’allevamento ne siano interessati. Le indagini epidemiologiche dovrebbero chiarire quanto è successo, che è comunque molto grave.

Il  nuovo focolaio determinerà l’ennesimo allargamento delle zone di restrizione con un ulteriore coinvolgimento anche della provincia di Cremona. E questo comporterà ulteriori problemi al commercio dei suini (come ha evidenziato in un’inchiesta recente Giulia Innocenzi). Bisogna ora capire come sia stato possibile un nuovo focolaio di questa ampiezza, che sta causando molta preoccupazione tra gli allevatori e tutti gli operatori della filiera.

© Riproduzione riservata. Foto: Depositphotos.com

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Sabina
Sabina
19 Ottobre 2024 14:17

Poveri maiali, sono più dispiaciuta per loro.

Christine
Christine
20 Ottobre 2024 15:43

È veramente sconvolgente! Più di 100.000 animali già uccisi!
E nessun telegiornale ne parla! Dov’è l’informazione!? La tv è il mezzo più seguito dai cittadini, dove dovrebbero essere date tutte le notizie utili senza filtro!! Ma forse il consumo di prosciutto diminuirebbe !!!!…….

paolo schianchi
paolo schianchi
Reply to  Christine
21 Ottobre 2024 11:51

Purtroppo a questi animali è solamente stata accorciata la vita di qualche mese. I suini sono destinati ad essere macellati entro il primo anno di vita o per lo meno al raggiungimento del peso che possa garantire il massimo profitto all’allevatore. L’unica notizia è che questi animali non saranno trasformati in prosciutti, ma credo che a loro non cambierebbe molto sapere se sono destinati a diventare un prosciutto oppure essere inceneriti come rifiuto speciale.

Christine
Christine
Reply to  paolo schianchi
21 Ottobre 2024 13:43

È vero! La loro fine è cmq quella ! Però uccidere quelli già adulti x malattia,cosa comporta? Incrementare un nuovo allevamento rapidamente!
È solo triste e angosciante !

Valeria Nardi
Reply to  Christine
21 Ottobre 2024 13:47

Gentilissima, la peste suina è altamente contagiosa e ha un tasso di mortalità che può raggiungere pressoché il 100%.

Christine
Christine
Reply to  Valeria Nardi
31 Ottobre 2024 17:13

Finché ci sarà la promiscuità tra di loro dovuto all’eccesso di animali nei capannoni, la peste si difondera; senza parlare del personale poco addestrato che manipola in modo inadeguato!

Luigi Eugenio
Luigi Eugenio
26 Ottobre 2024 10:48

Non mi pare sia mai stato chiarito cosa comporti la peste suina per la salute. Leggo: 1) che non può contagiare gli umani. 2)che i maiali che vengono uccisi perché malati sarebbero uccisi comunque pochi mesi dopo per farne prosciutti.
Mi chiedo, facendo 1)+2), perché bruciare le carcasse anziché farne prosciutti con qualche mese d’anticipo, se agli umani la peste suina non fa danno?
Mi chiedo ancora: quanto camperebbe il porcello malato se non venisse ucciso? E ancora: salvo portarlo comunque a morire, che conseguenze ha la peste suina sul porcello?
Insomma , vorrei capire il senso di questo spreco.
E ancora: che senso ha continuare ad allevare maiali in attesa che la peste suina comporti che vengano buttati via con evidente spreco di risorse, tempo e denaro?

Roberto La Pira
Reply to  Luigi Eugenio
27 Ottobre 2024 09:04

Il problema è quello che succede con le epidemie, vanno arginate altrimenti si propagano a tutti gli allevamenti di maiali.

Christine
Christine
Reply to  Roberto La Pira
31 Ottobre 2024 17:19

Ma,come fanno a passare da un allevamento all’altro?
Norme igieniche?

Roberto La Pira
Reply to  Christine
31 Ottobre 2024 17:33

È il virus che viene trasportato dagli automezzi che vanno da un posto all’altro dalle persone, dagli stessi lavoratori interni all’azienda che non adottato tutte le misure di biosicurezza

Christine
Christine
Reply to  Roberto La Pira
3 Novembre 2024 19:35

Complimenti! Bella professionalità!
Intanto ne fanno le spese gli animali!