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C’è poi stata la raccolta firme per le allerte alimentari che ha spinto tutte le aziende a pubblicare i nomi dei prodotti ritirati dagli scaffali. Ogni anno sono centinaia i prodotti oggetto di allerta che noi raccogliamo e segnaliamo gratuitamente a oltre 25 mila lettori. Si tratta di iniziative che solo una redazione indipendente può portare avanti.
Siamo convinti che il giornalismo di qualità abbia un ruolo importante in un contesto dove disinformazione, fake news e notizie pilotate dalle lobby hanno spesso il sopravvento. Vogliamo continuare a fare bene il nostro lavoro e anche dare il via a nuovi progetti, ma abbiamo bisogno di un aiuto da parte dei lettori. L’invito è rivolto in particolare a studi legali, agenzie di pubbliche relazioni e di comunicazione, enti certificatori, laboratori di analisi, nutrizionisti, dietologi e tecnologi alimentari, oltre ai responsabili di aziende alimentari che utilizzano gratuitamente i nostri contenuti per uso professionale.
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
Decine di donazioni è poco, almeno alcune centinaia….
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100 sacchi! Ma perchè no a offerte libere?
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