Riceviamo e pubblichiamo questa lettera scritta da un’insegnante di scienze degli alimenti, che focalizza l’attenzione sul nuovo spot dei biscotti Pavesini.
Nell’ultimo spot dei biscotti Pavesini che ho visto in tv, si vede un bambino in panchina prima dell’allenamento che tiene nella mano destra un vasetto di yogurt bianco con alcuni pezzi di fragole e nell’altra una confezione di biscotti Pavesini. Le immagini mostrano l’allenatore (interpretato da Fabio De Luigi) seduto al fianco che gli chiede di dividere la merenda. Il ragazzino dà lo yogurt all’allenatore e si allontana coi biscotti. La voce fuoricampo sottolinea la correttezza della merenda a base di Pavesini che hanno “solo 9 calorie”, senza evidenziare che si tratta di calorie ottenute dal 49% di zuccheri semplici. Si lascia intendere così al telespettatore che la scelta dei biscotti sia migliore rispetto all’alternativa, supportando le parole con un’espressione non proprio entusiasta dell’allenatore che storce il naso. Trovo questo messaggio estremamente grave e da segnalare. Elisa
https://youtu.be/W9Kl_klGTho
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[sostieni]
Tutti sappiamo che la tv ha il grande potere di influenzare le idee, trovo scorretto da parte della Pavesi fare confronti tra uno yogurt e un pacchetto di biscotti. Personalmente mi piacciono i Pavesini e a volte li mangio anche, ma non si può diffondere questo messaggio che fa credere ai bambini che siano meglio dei biscotti confezionati che uno yogurt alla frutta.
Potevano continuare ad esaltare il loro prodotto come hanno sempre fatto o fare confronti con altri biscotti.
Ci vorrebbe una segnalazione direttamente alla Pavesi.
Katia
I pavesini sono troppo dolci. Meglio una mela o se si fa sport una banana con un pacchetto di creckers.
Pur concordando con la diseducativà del messaggio, vorrei sottolineare che neppure lo yogurt è sanissimo, o meglio, lo sarebbe in quanto tale ma spesso quelli alla frutta contengono una tale quantità di zucchero che lo fanno diventare un alimento da mangiare con moderazione, non molto diversamente dai biscotti
Concordo con Elisa e tutti i commenti per le giuste ragioni esposte.
Mentre la Pavesi fa a gara con altri produttori di messaggi colpevolmente mirati ai bambini, che non hanno difese né capacità di discernimento.
Ma dai… Il messaggio qui è ovvio.. Ti lascio la cosa che mi piace meno, la scelta dei biscotti è ovvia. Io non ci vedo niente di diseducativo.
Scusi Michela ma la funzione preventiva-educativa genitoriale ed istituzionale a chi la deleghiamo, alla pubblicità delle aziende produttrici?
Concordo, non esageriamo, in fondo la “storia” è: un bambino fa merenda con yogurt (sembra con pezzi di frutta fresca!, magari è pure senza zucchero!) e pavesini e. dovendo rinunciare a parte della merenda, sceglie i pavesini…
Pretendere che la pubblicità sia educativa mi sembra francamente eccessivo!
9 pubblicità su 10 sono su cioccolato e dolci, poi ci lamentiamo se si invogliano i bambini a mangiare troppi zuccheri?
Il contenuto di zuccheri dei pavesini non li rende una buona merenda. Anche lo yogurt alla frutta contiene zuccheri aggiunti, ma in questo caso possiamo scegliere uno yogurt alla frutta con zucchero e non sciroppo di fruttosio e con una quantità di zuccheri semplici non superiore a 10-12g /100g. Teniamo conto che un bambino che fa uno sport che lo impegna quasi tutti i giorni della settimana, se non consuma altri alimenti confezionati e zuccherati durante il giorno, può anche mangiare uno yogurt alla frutta a merenda. Il top sarebbe yogurt bianco e Cerchiamo di non esagerare.
Sinceramente non vedo una pubblicità ingannevole, perseguibile, e pertanto non a norma di legge.
Il messaggio non e’ educativo ma chi ti dice che yogurt e frutta siano sinonimo di una merenda sana . Il latte da dove proviene ? La frutta quanti trattamenti ha avuto ?
Mi dispiace ma preferisco una barretta bio .
Yogurt e frutta non sono una merenda sana?!? Una barretta bio è invece ineccepibile?!? Anche se (spesso) prodotta con ingredienti importati, la cui biologicità è certificata da organismi non sempre così affidabili?
Dal punto di vista della sicurezza ritengo più affidabile uno yogurt non bio prodotto in Italia con latte italiano da una azienda seria rispetto una barretta con cereali bio coltivati in Ucraina…
Tanto per cambiare si gioca ancora una volta con i numeri, con i quali noi italiani non siamo particolarmente bravi. I Pavesini hanno 9 kcal per biscotto, ovvero 395 kcal ogni 100 grammi, ovvero 99 kcal per confezione (11 biscotti). Uno yogurt alla frutta ha in media 100~110 kcal ogni 100 grammi, ovvero 125~137,5 kcal per vasetto (125 grammi). In termini di apporto calorico, la differenza c’è ma non è eclatante. Vediamo come si confrontano su altri valori 100 g di Pavesini e 100 g di yogurt:
• zuccheri 50 g i primi e circa 13 g il secondo
• grassi 3,5 g contro circa 4 g
• fibre 2,3 g contro circa 0,2 g
• proteine 7 g contro circa 3 g
Al consumatore l’ardua sentenza…
Se discutessimo sulla salubrità dello yogurt alla frutta o dei Pavesini dovremmo fare paragoni impossibili. Se analizziamo la quantità di zucchero libero dovremmo prima vedere di che yogurt si tratta, se prendiamo in considerazione la % di zucchero dei Pavesini fine a se stessa la % è enorme, ecc. Spero che non si creda ancora in un valore nutrizionale dello yogurt che vada oltre i macro e micronurienti biodisponibili che contiene e non si pensi all’effetto dei fermenti lattici, ormai superata da tempo. Entrambi i prodotti non sono alimenti ma preparazioni e il loro consumo deve essere equilibrato rispetto alle linee guida e al fabbisogno di nutrienti. Però entra in gioco la “spinta” emotiva dello spot che comunica: ho scelto di mangiare i Pavesini insieme a uno yogurt alla frutta, ma, essendo stato costretto a scegliere (cortesia all’allenatore) preferisco i Pavesini. Questo significa che preferisce i carboidrati semplici alle proteine e al calcio dello yogurt? Mi pare troppo elaborato. Educa il bambino a preferire il biscotto allo yogurt? Può darsi? Spinge il bambino a fare delle scelte emotive che possono influenzare le sue abitudini alimentari? CERTO CHE SI, ASSOLUTAMENTE SI. Soluzione? I bambini sotto ai 12 anni non devono essere coinvolti nella pubblicità, niente messaggi ai bambini, ma solo alle mamme che sono i responsabili degli acquisti. Questo è l’unico modo per sottrarre i bambini dall’influenza della pubblicità, sia riguardo agli alimenti che da ogni altra.
La sua teoria sul ruolo dei fermenti lattici nello yogurt è abbastanza curiosa
Concordo con Pier Danio sul ruolo nutritivo completo del normale yogurt ed anche sul fatto che non sia un probiotico, come abbiamo creduto fino a qualche anno fa.
Gli yogurt probiotici sono quelli speciali addizionati con fermenti colonizzatori della flora intestinale umana, cosa che i normali ceppi impiegati per fermentare ed acidificare il latte non fanno.
https://ilfattoalimentare.it/probiotici-ministero.html