
Martedì 13 maggio, il Tribunale di Roma ha accolto le richieste della Procura della Capitale e ha condannato in primo grado Adriano Panzironi a 2 anni e 8 mesi di prigione per esercizio abusivo della professione medica. Il giudice ha inflitto anche una pena di 1 anno e 4 mesi al fratello Roberto, accusato di concorso nello stesso reato. Il processo era iniziato nel 2020, in seguito a una denuncia dal presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi.
Panzironi e Life 120
Panzironi, che all’epoca era giornalista (poi sospeso dall’Ordine), anni fa aveva inventato la dieta Life 120 per “vivere 120 anni” e guarire da patologie croniche come il diabete, il morbo di Crohn o l’Alzheimer. Insieme al fratello, aveva fondato due società e un’emittente televisiva (Life 120 Channel) per diffondere il suo regime alimentare, una dieta low carb, che identificava nei carboidrati la fonte di molte malattie. Nel 2014, Panzironi, aveva pubblicato anche un libro, “Vivere 120 anni, le verità che nessuno vuole raccontarti”, che ha avuto un notevole successo commerciale e ha tenuto un grande raduno all’EUR: il Life 120 Day (vedi cartellone sotto).
Secondo quanto emerso dalle indagini della Procura, oltre a consigliare la sua dieta agli spettatori delle sue trasmissioni, Panzironi offriva agli utenti “particolareggiate indicazioni sul regime alimentare e programmi e metodi di nutrizione, scientificamente qualificabili in termini di ‘dieta’ perché improntati all’eliminazione di taluni cibi ed all’assunzione di altri in dosaggi determinati”.
Panzironi forniva anche indicazioni personalizzate dopo contatti presi dai telespettatori attraverso il call center della società oppure via Facebook, e prescriveva integratori, commercializzati online dalla sua stessa azienda, “contenenti vitamine, metalli di interesse biologico, melatonina ed altre sostanze idonee a produrre effetti di potenziale nocività per la salute dell’individuo se assimilati senza controllo medico,” si legge nelle carte della Procura.
Gli altri guai del ‘guru delle diete’
Questo è solo l’ultimo colpo subito da Panzironi e dalle sue aziende. Già nel 2018, quando la popolarità del ‘guru delle diete’ era al suo apice, l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato (AGCM), aveva multato per 500mila euro le sue società e 24 emittenti televisive che trasmettevano il suo programma Il Cerca Salute per pubblicità occulta e informazioni ingannevoli.
L’anno successivo l’Autorità garante delle comunicazioni (AGCOM) aveva sanzionato con oltre 260 mila euro Life 120 Channel, per aver “trasmesso informazioni pubblicitarie potenzialmente lesive della salute degli utenti” (multa poi confermata dal TAR del Lazio nel 2022). Sempre nel 2019, l’Antitrust ha multato una seconda volta Adriano Panzironi, per aver continuato a diffondere, all’interno della trasmissione Il Cerca Salute, due versioni dello spot pubblicitario dell’integratore Orac Spice, contenenti informazioni ingannevoli. La sanzione, questa volta, era di 250 mila euro, più altri 40 mila euro per pubblicità occulta.
© Riproduzione riservata Foto: Life 120 Channel
Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.
Dona ora
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Mi ero proprio chiesta poco fa che fine avevano fatto e se erano ancora in giro a vendere bugie.
Quanti “influencer” dovrebbero fare la stessa fine…
Fatturava 8 milioni l’anno, le multe sono ridicole
E con queste condanne in galera non ci va
quindi niente….
si starà sbellicando dalle risate mentre mangia una carbonara
Concordo perfettamente. Quanto fumo negli occhi!!!
Intanto ha avuto quello che la giustizia ha ritenuto giusto. Se tutti pensano come te non si va da nessuna parte.
io volevo dire che le condanne sono troppo basse… cosa trovi di sbagliato nel mio ragionamento?
Purtroppo la storia e l’informazione delle persone è piena di queste persone. La gente, aiutata da parte dei media, crede ai guaritori ,invece che nella scienza ufficiale. Nessuno si ricorda che se l’età media della esistenza in vita è cresciuta di oltre vent’anni grazie agli studi scientifici. Nessuno sa i nomi dei premi Nobel della medicina ,ma tutti sanno tutto sul festival di Sanremo. Che pena .
La nutraceutica e la medicina integrata sono le discipline mediche alle quali mi affido, la scienza ufficiale è troppo collusa con gli interessi economici, come abbiamo ben visto di recente.
Finalmente qualcuno che ha gli occhi aperti e anche cervello. Gli altri continuassero a fidarsi dei governi corrotti e imprenditoriali.
Far presa sulla fragilità di alcuni su un problema di salute come il sovrappeso e l’obesità, nel quale vi è sia multifattorialità che multidimensionalità nelle cause, e quindi la complessità del problema è palese, mi sembra una forma di manipolazione che merita questa condanna, ma pure l’allontanamento da attività professionali attinenti la disciplina. Sarebbe opportuna anche la sospensione permanente dall’Ordine dei giornalisti.
La salute non è una merce. Questa tendenza (come la privatizzazione della sanità) va concettualmente sradicata.
Oggi sui social si pubblicizzano miracoli con funghi ed erbe senza alcun riscontro scientifico da parte di personaggi simili, senza che nessuno intervenga. Mi chiedo sempre quale sia il motivo per cui si sceglie una Marchi o un Panzironi e non tutti gli autori di uno stesso reato.
L’illegalità diffusa rende problematico e oneroso l’intervento. Si preferisce intervenire sui casi che coinvolgono molte persone o che possono portare nocumento mettendo in forte pericolo le persone o che risultano più facilmente aggredibili dall’azione giudiziaria.
Con tutte le condanne economiche che ha avuto non ha mai smesso di essere in TV e pubblicizzare i suoi prodotti. Quindi credo che anche questa volta non se ne starà da parte.
Per questo è necessaris la sospensione definitiva dall’Ordine dei Giornalisti.
La prescrizione di una dieta è considerata, per legge, un atto medico, per cui richiede l’abilitazione alla professione medica. Le ragioni sono ovvie: una dieta, nella sua accezione più ampia, che la dimensiona nel contesto generale psico-fisico della persona, va sincronizzata con la biologia ed, eventualmente, le patologie di ogni singolo individuo, pena il rischio di produrre danni anche notevoli alla salute. Nella realtà dei fatti, tuttavia, questo rigore viene eluso in mille modi diversi, esprimendo diverse sfumature di inopportunità, che vanno dalle pubblicità ingannevoli di prodotti ed integratori alimentari, che spingono in qualche modo ad una sorta di improvvida autoprescrizione da suggestione mediatica e da voi sistematicamente denunciate, fino ad assumere i tratti dell’ esercizio abusivo della professione medica, del falso ideologico e del millantato credito. Ma anche a livelli più bassi della quotidianità, per es., molte volte io stesso ho potuto constatare che le diete che prescrivevo ad alcuni(e) miei(mie) pazienti venivano disinvoltamente da costoro girate a parenti, amici e conoscenti ignorando completamente il significato medico della prescrizione, che deve essere ad personam, e le mie raccomandazioni al riguardo. Questo prova che il tema della salute legato all’alimentazione e alla speranza della longevità ha profonde radici culturali, in gran parte legate inconsciamente all’istinto di sopravvivenza di cui il cibo è l’attore principale. Penso quindi che episodi punitivi come questo non debbano esimere completamente dalle responsabilità se non proprio penali almeno morali un pubblico credulone ed irresponsabile dando risalto mediatico e culturale a questa “correità”-
La sua conclusione sarebbe che il pubblico credulone ed irresponsabile va messo in risalto mediatico per limitare i danni che si fa ad abboccare ad ogni falsa credenza?
Comunque nonostante le sanzioni e la condanna è tutt’ ora presente in TV sul canale 69 giorno e sera.
….finalmente…
Se le sanzioni non sono commisurate agli illeciti guadagni è come dire: “fai pure, non preoccuparti”.
Purtroppo l’ambito della nutrizione, o meglio della scienza dell’alimentazione, è una sorta di terra di nessuno (anzi, di tutti) dove chiunque può cimentarsi nell’attività pur senza avere alcun titolo abilitante.
Ho sentito cose pazzesche registrazioni alla radio, che diceva di mangiare solo carne rossa, evitando la piramide alimentare mediterranea, aveva un seguito molto alto, con diete folli e altamente anti salutistiche anzi completamente ingannevoli e pericolose per il loro consumo elevato, chiara evidenza di ciò che può fare una pubblicità occulta a danni di utenti mentalmente fragili che si saranno rovinati sia la loro salute che il loro patrimonio.
Era ora! Perchè non si comincia a indagare su tutti gli/le influencer raccontaballe e su chi propaganda con lauti compensi gli effetti miracolosi di generi alimentari e di farmaci!
È giusto che le autorità intervengano quando si supera la soglia tra marketing e pratica medica abusiva, come sembra emergere dal caso Panzironi. Tuttavia, non si può ignorare il fatto che esista una sorta di doppia morale nei controlli: tantissime forme di pubblicità discutibili — spesso ben più aggressive e ingannevoli — passano quotidianamente inosservate, soprattutto sui social network.
Influencer e pseudo-esperti promuovono integratori, diete miracolose e trattamenti “naturali” senza alcuna base scientifica e senza alcun controllo, raggiungendo un pubblico molto ampio, spesso fragile e disinformato. Il rischio è che si colpiscano alcuni in modo esemplare, trasformandoli in capri espiatori, mentre altri continuino indisturbati.
Serve una regolamentazione più uniforme, chiara e aggiornata rispetto alle nuove modalità di comunicazione online. Solo così si potrà davvero tutelare la salute pubblica senza creare disparità di trattamento o zone grigie nell’applicazione della legge.
Veramente le pubblicità cui ti riferisci passano anche sulle pubblicità ed anche direttamente nei singoli programmi ed abusivamente della TV di stato.
Valter Longo per esempio non è medico ma ha laurea in biotecnologia eppure distribuisce prodotti utili a fare la dieta del digiuno TERAPEUTICO. Come la mettiamo ?
A me sembrano due persone con conoscenze, competenze, esperienze molto diverse. Per quanto eclettico il percorso professionale del prof. Longo mi pare più sostanzioso e meritevole di discussione.
L’illegalità diffusa rende problematico e oneroso l’intervento. Si preferisce intervenire sui casi che coinvolgono molte persone o che possono portare nocumento mettendo in forte pericolo le persone o che risultano più facilmente aggredibili dall’azione giudiziaria.
Aldilà delle specificità giudiziarie alcuni studi portati alla luce da Panzironi sono validi. Ho letto le diverse ricerche scientifiche raccolte in uno dei suoi volumi e sono degni di nota. Li ho letti da biologa e scienziata.
Premesso questo, bisogna sapersi ascoltare e capire cosa è opportuno per il nostro corpo e benessere! E bisogna informarsi e avere capacità critiche
Ma in Italia, anche se tra le tante cose che uno può dire/scrivere/elaborare vi è qualcosa che so salva, se questo qualcosa ha degli effetti sulla salute diventa un atto medico. O, come nel caso delle diete, un atto tipico di figure professionali che la legge prevede.
Dopo l’astensione dell’Italia alla OMS sul pandemico mi aspetto che questo governo lo faccia ministro della Sanità