“Ho acquistato un panettone e un pandoro Balocco di 750 g a 0,99 centesimi all’Iper di Montebello (Varese)”. Quando abbiamo ricevuto questa segnalazione abbiamo pensato a un errore, oppure a un lettore che ha scambiato il prezzo dei panettoni mignon da 100 g venduti all’inizio di novembre con quelli grandi. Quando abbiamo ricevuto copia dello scontrino (vedi foto sotto) ci siamo resi conto che era tutto vero. Il panettone e il pandoro Balocco erano in vendita a meno di un euro.
Sottocosto esagerato
Un sottocosto del genere non si era mai visto negli ultimi 20 anni, anche se gli ipermercati usano abitualmente ricorrere, sotto le feste, a prodotti civetta per attirare clienti. Il prodotto civetta per antonomasia è stato per anni l’olio extra vergine di oliva proposto al prezzo di due litri di latte.
Pagare meno d’un euro per il dolce di Natale ridicolizza tutte le altre offerte proposte dai supermercati delle altre catene. In questo contesto il sottocosto dello stesso panettone Balocco a 2,79 € venduto negli IperCoop Lombardia e che abbiamo segnalato una settimana fa in questo articolo come offerta molto interessante perde significato.
Vendere in perdita
Per capire meglio l’entità del sottocosto ricordiamo che Iper e Balocco perdono da 2 a 2,5 euro per ogni confezione venduta. Non c’è quindi da meravigliarsi se il lettore racconta di aver visto clienti prendere 7-8 pezzi senza problemi alle casse self, anche se la vendita era contingentata a due pezzi al giorno per persona. Un ostacolo facilmente aggirato utilizzando le casse automatiche.
Qualcuno giustifica una campagna di sconti così aggressiva con il tentativo di Balocco di non perdere quote di mercato dopo la vicenda scoppiata un anno fa e che ha coinvolto Chiara Ferragni. L’influencer insieme all’azienda Balocco, all’interno dell’iniziativa “Pandoro Pink Christmas”, avevano messo in commercio dei pandori brandizzati a un prezzo elevato, con la promessa di devolvere una quota all’Ospedale Regina Margherita di Torino.
© Riproduzione riservata. Foto: Balocco
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