Due penne per l'iniezione del farmaco Ozempic

Continua, senza soluzione di continuità, la pubblicazione di studi che mostrano i benefici per la salute di vario tipo associati all’assunzione degli antidiabetici e antiobesità della famiglia degli agonisti dei recettori del Glucagon-Like Peptide 1 (GLP-1) come il semaglutide, meglio noto come Ozempic. Il fatto non deve stupire: l’obesità è collegata a un numero considerevole di malattie anche molto diverse tra loro, e ciò spiega, almeno in parte, perché si continuino a vedere vantaggi. Non si escludono altri effetti specifici su singole malattie, ma indubbiamente via via che il peso rientra verso parametri di normalità, diminuisce buona parte di quell’incremento di rischio che l’obesità comportava. Tuttavia, mentre se ne sottolineano le azioni positive, e soprattutto mentre il numero di utilizzatori cresce, continuano anche a essere segnalati rischi potenziali che, finora, sono quasi sempre stati confermati.

Non bisognerebbe quindi mai considerare questi farmaci come miracolosi e adatti anche a chi vuole perdere peso solo per motivi estetici: come qualunque terapia, comportano rischi ed effetti collaterali da tenere sempre in considerazione. Inoltre, le persone in salute non dovrebbero assumerli, anche perché, non se ne conoscono, se non in piccola parte, le conseguenze a lungo termine. Va poi sempre ricordato che l’azienda principale, la Novo Nordisk, già incappata mesi fa in un’accusa di pratiche scorrette per aver pagato pasti, viaggi e vacanze ai medici prescrittori americani (ne avevamo parlato in questo articolo sui conflitti di interessi), è nuovamente sotto osservazione nel Regno Unito, sempre per strategie di marketing troppo aggressive, eticamente discutibili e al limite della legalità. Ma andiamo con ordine.

Persona diabetica misura la glicemia, con siringhe di insulina sul tavolo; concept: diabete indice glicemico
Gli agonisti dei recettori del Glucagon-Like Peptide 1 sono una famiglia di farmaci per il trattamento del diabete, usati ora anche per l’obesità

Ozempic e rischio cancro

L’obesità è collegata all’aumento del rischio di sviluppare non meno di 13 tipi di tumore. Per questo non stupisce che la perdita di peso possa comportare un calo della probabilità di ammalarsi. Ora il possibile effetto protettivo emerge da uno studio pubblicato su JAMA Network Open, in cui i ricercatori hanno preso in esame i dati dei primi utilizzatori degli agonisti del recettore di GLP-1, trattati dal 2005 e seguiti fino al 2018: un tempo sufficiente per valutare il rischio oncologico, dal momento che i tumori impiegano anni a formarsi.

In esso, i ricercatori del Center for Science, Health, and Society della Case Western Reserve University School of Medicine di Cleveland, in Ohio, che hanno specificato di non aver ricevuto alcuna forma di finanziamento dalle aziende, hanno valutato i dati ufficiali di oltre 1,6 milioni di persone con diabete di tipo 2, ma senza alcun tipo di cancro, curate con insulina, metformina (un antidiabetico classico) o con i farmaci della classe dell’Ozempic.

Tutti gli indici di rischio dei tumori associati all’obesità sono risultati in diminuzione più o meno elevata con i nuovi antidiabetici molto più che con l’insulina. Lo stesso, però, si è visto con la metformina, un farmaco che sembra quindi essere equivalente all’Ozempic, che costa pochissimo (a differenza dell’Ozempic e simili, che arrivano a costare circa mille euro al mese) e che continua a rivelare grandi qualità. Inoltre, il rischio di tumore del rene è risultato leggermene superiore con gli agonisti di GLP-1 che con la metformina.

Due penne autoiniettanti di Ozempic, farmaco antidiabetico e per la perdita di peso
Secondo uno studio, il trattamento con semaglutide, il principio attivo dell’Ozempic, riduce il rischio di tumori associati all’obesità

Apnee ostruttive e malattie renali

Solo poche settimane fa, un’altra ricerca, pubblicata sul New England Journal of Medicine dai medici e ricercatori dell’Università della California di San Diego, aveva invece mostrato un dimezzamento delle apnee notturne ostruttive in 500 diabetici di nove Paesi in terapia con tirzepatide (un altro farmaco della famiglia degli agonisti di GLP-1). Anche le apnee sono un portato classico dell’obesità, e possono a loro volta avere conseguenze gravi sul cuore.

Solo qualche giorno prima, la stessa rivista aveva pubblicato un ulteriore studio focalizzato sul rene, un organo che soffre moltissimo i chili in eccesso così come i danni del diabete. I dati di oltre 3.500 diabetici con una malattia renale avanzata trattati per una media di 3,4 anni con il farmaco o con un placebo avevano fatto registrare una diminuzione del rischio di un peggioramento della malattia renale (inteso come il raggiungimento di una situazione che richiedeva un trapianto o una dialisi) del 24%, uno del rischio di morte per eventi cardiovascolari del 29% e uno del rischio generale di morte del 20% rispetto a che aveva seguito altre terapie.

Il nuovo effetto indesiderato a carico dell’occhio

Oltre a rischi quali quello di pancreatite, di blocco gastrico, di pensieri suicidari e di conseguenze sulla tiroide, potrebbe essercene anche uno a carico dell’occhio, una sindrome chiamata neuropatia ottica ischemica anteriore non arteritica (NAION), che può condurre a cecità. Uno studio pubblicato JAMA Ophtalmology, e condotto su 710 pazienti con diabete di tipo 2 curati con semaglutide o con altre terapie antidiabetiche tra il 2017 e il 2023 mostra che tra i primi ci sono stati 17 casi di NAION e tra i secondi sei, e che il rischio, in 36 mesi, è stato dell’8,9 e dell’1,8%, rispettivamente. In un altro gruppo di 979 pazienti obesi o sovrappeso i numeri sono stati peggiori: 20 casi contro tre, e un rischio di 6,7 contro 0,8%. Occorreranno conferme e approfondimenti, ma ai tanti segnali di cautela potrebbe aggiungersi presto quello oftalmico.

medici studenti medicina ospedale
L’autorità britannica del codice di condotta sui medicinali soggetti a prescrizione ha ammonito Novo Nordisk per non aver correttamente rendicontato sponsorizzazioni a medici ed enti tra il 2020 e il 2022

Novo Nordisk nuovamente nei guai

Negli stessi giorni, la Prescription Medicines Code of Practice Authority (PMCPA) britannica ha accusato (per ora senza particolari conseguenze) la principale azienda produttrice di questi farmaci, la danese Novo Nordisk, di non aver correttamente rendicontato spese del periodo 2020-2022 per circa nove milioni di euro, andate a 150 destinatari tra i quali singoli professionisti sanitari, enti vari e sponsorizzazioni. L’azienda, che era stata anche sospesa dalla British Pharmaceutical Industry (ABPI) per due anni, per motivi analoghi, ha ricordato di aver denunciato spontaneamente quelle spese nel 2023, dopo essersi accorta di non averlo fatto negli anni precedenti. Ma la ABPI ha specificato che l’azienda aveva promosso corsi per la gestione del peso per operatori sanitari su LinkedIn senza denunciarlo.

Non bisognerebbe mai dimenticare i giganteschi interessi commerciali che stanno sostenendo questi farmaci, visti i numeri dell’obesità nel mondo, ed essere sempre attenti a ciò che dicono i numeri degli studi, più che il marketing delle aziende.

Attenzione all’Ozempic falso

Nel frattempo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha messo in guardia contro le formulazioni false, che stanno aumentando, e che sono vendute principalmente online. Il mercato, del resto, è alimentato da richiesta enorme, che nessuna azienda riesce a soddisfare.

La buona notizia, però, è che Cina e India hanno annunciato l’avvio della produzione dei primi farmaci generici per quelli il cui brevetto è scaduto, a cominciare dal liraglutide, il primo approvato (e tutti gli altri seguiranno nei prossimi mesi e anni). Come ha riferito Nature, i costi potrebbero essere inferiori anche del 90% (uno dei generici costa 1,20 dollari al giorno), e nel frattempo le grandi aziende di farmaci di entrambi i Paesi come l’indiana Biocon e la cinese Innovent Biologics, che già producono farmaci per tutto il mondo, stanno lavorando su versioni aggiornate e migliorate di questi composti, e su altre molecole della stessa famiglia. Tutto ciò dovrebbe portare velocemente a una diminuzione dei costi e a una maggiore disponibilità di queste molecole.

© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos, AdobeStock

Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.

Dona ora

4.8 5 voti
Vota
5 Commenti
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
francis
francis
16 Luglio 2024 14:58

Potrebbe esserci un refuso, ma non sono sicuro:
“degli agonisti dei”
non so se debba essere antagonisti o invece debba essere proprio agonisti, che immagino possa essere il contrario
Buon lavoro

Valeria Nardi
Reply to  francis
16 Luglio 2024 15:15

Si tratta proprio di sostanze agoniste del GLP-1

francis
francis
16 Luglio 2024 15:08

Lavoro in una città turistica e vedendo gli obesi sia nostrani che esteri (da taluni paesi come gli USA paiono in gran numero) non è difficile anche a vista immaginare come queste persone siano ovviamente soggette a tante malattie in più rispetto alle persone di peso normale, già fanno fatica anche solo a camminare.

federica
federica
13 Agosto 2024 09:49

Grazie a il Fatto Alimentare! Come sempre! Edavvero importante informare i cittadini in questi casi: quando si concentra cosi´tanto l'attenzione sui potenziali effetti miracolosi di un farmaco... far comprendere anche i possibili danni.
Quello che lascia sgomenti e´che non ci sia altrettanta forza mediatica e volonta' delle istituzioni nel far comprendere alle persone quanto importante sarebbe cambiare abitudini alimentari, per poter scongiurare l
uso di tali farmaci e non solo…..

Anna
Anna
14 Agosto 2024 11:21

Il Semaglutide non è solo Ozempic. Ci sono altri farmaci con la stessa molecola, esempio Rybelsus. Viene poco evidenziato in queste ricerche che su alcune persone non si evidenzia alcuna perdita di peso, in pratica non funziona.