Donna lava mele nel lavandino dal rubinetto; concept: frutta

In seguito al nostro articolo sulle macedonie di frutta pronte, un lettore ci chiede se per evitare la tediosa pratica di sbucciarla, possa essere una buona idea optare per il biologico. Risponde Roberto Pinton, esperto di produzioni alimentari.

La domanda

Se si acquistare frutta bio, il più delle volte (dipendendo dal tipo di frutta), non si ha bisogno di sbucciare, ma solo di lavare per bene, vero?

La risposta di Roberto Pinton

Se l’obiettivo di sbucciare la frutta non biologica è quello di evitare l’assunzione dei residui dei fitofarmaci utilizzati in produzione (meno frequentemente in post-raccolta) l’operazione è in gran parte inutile.

La maggior parte delle sostanze utilizzate per la difesa delle piante, ivi compresi gli insetticidi, ivi compresi i neonicotinoidi, ivi compreso il Sulfoxaflor (il cui uso nella UE è consentito solo in serre permanenti, dato che è mortale per le api e gli altri insetti impollinatori, ma che in Italia è autorizzato in deroga con decreto del Ministero della Salute su vite da vino e da tavola, pesco, nettarina, ciliegio, susino, albicocco, melo, pero, melone, anguria, cetriolo, zucchino, zucca e pomodoro) è dotata di effetto sistemico.

Mela verde su un tavolo di legno circondata da bucce di mela; concept: frutta
La maggior parte delle sostanze usate per la difesa delle piante hanno effetto sistemico

I principi attivi, quindi, non agiscono per contatto (nel qual caso sarebbero eliminabili con un buon lavaggio o una più drastica sbucciatura), ma sono sistemici: penetrano in tutto il sistema vascolare della pianta e sono traslocati nei germogli e nei frutti. Essendo presenti in tutti i tessuti, il lavaggio ha solo un’utilità igienica, ma è del tutto inutile al fine di eliminare i residui.

E, già che ci siamo: non serve a nulla aggiungere bicarbonato, sale o Amuchina all’acqua di lavaggio: al più contribuiscono a una miglior pulizia dalla polvere, ma non hanno alcun effetto sui residui. Non a caso l’etichetta dell’Amuchina precisa “L’azione del prodotto è limitata al rischio infettivo, non protegge da inquinanti di tipo chimico”.

© Riproduzione riservata Foto: AdobeStock

Giallone 03.07.2025 dona ora

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pierpaolo
pierpaolo
11 Ottobre 2025 10:20

Risposta corretta se la domanda fosse stata su frutta non biologica, ma la domanda era un’altra…

Maria
Maria
11 Ottobre 2025 10:30

Non ho capito bene l’articolo.
Se la frutta è bio non ci sono fitofarmaci?

Roberto La Pira
Reply to  Maria
11 Ottobre 2025 12:07

Se la frutta è bio non ci sono fitofarmaci

Patrick
Patrick
12 Ottobre 2025 19:00

Il problema è che in zone di provincia, non è assolutamente facile trovare frutta e verdura BIO nei negozi (soprattutto GDO), quindi è consigliabile consumare tot porzioni di frutta e verdura ma poi ci si ritrova comunque il dilemma dei composti chimici presenti all’interno…