Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte del produttore di un altro lotto di chiodi di garofano, questa volta a marchio Metro Chef. Il motivo indicato è la presenza di pesticidi oltre i limiti di legge. Il prodotto in questione è venduto in vasetti di plastica da 350 grammi, con il numero di lotto L06056C e il termine minimo di conservazione (TMC) 29/02/2028.
L’azienda Drogheria e Alimentari Spa ha confezionato le spezie richiamate per Metro Italia Cash and Carry Spa. Lo stabilimento si trova in viale Nilde Iotti 23/25, a Scarperia e San Piero, nella città metropolitana di Firenze.
Il caso dei chiodi di garofano contaminati
In precedenza, il Ministero della Salute e altre catene di supermercati hanno diffuso il richiamo per pesticidi oltre i limiti consentiti, tutti prodotti da Drogheria e Alimentari Spa. Si tratta dei:
- Chiodi di garofano Primia venduti nei supermercati Tigros, Basko e Iperal (leggi qui l’articolo);
- Chiodi di garofano Selex (supermercati A&O e Famila), Decò e Il Gigante (leggi qui l’articolo);
- Chiodi di garofano Conad (leggi qui l’articolo);
- Chiodi di garofano Don Jerez di Eurospin (leggi qui l’articolo).
Nonostante risalgano tutti all’11 settembre, gli avvisi sono stati pubblicati alla spicciolata dalle varie catene, mentre il Ministero ne ha pubblicati solo due, quelli dei prodotti di Eurospin e Metro. Gli avvisi di richiamo diffusi finora parlano genericamente di pesticidi oltre i limiti di legge. Tuttavia, potrebbe trattarsi di clorpirifos.
Una notifica al Sistema di allerta rapido RASFF inviata dalla Francia lo scorso 22 agosto segnala infatti chiodi di garofano contaminati da clorpirifos oltre i limiti (0,038 mg/kg, contro un limite di 0,01 mg/kg), scoperti in autocontrollo da un’azienda. Secondo le ultime informazioni disponibili i prodotti coinvolti sono stati distribuiti in 12 Paesi: Andorra, Aruba, Francia, Italia, Lussemburgo, Moldavia, Monaco, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania e Svizzera.
A scopo precauzionale, l’azienda raccomanda di non consumare i chiodi di garofano con il numero di lotto e il termine minimo di conservazione sopra indicati. Le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso del prodotto richiamato possono restituirli al punto vendita d’acquisto.
Dal primo gennaio 2025 Il Fatto Alimentare ha segnalato 188 richiami, per un totale di 452 prodotti di aziende e marchi differenti. Clicca qui per vedere tutti gli avvisi di richiamo, i ritiri e le revoche.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
