Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte del produttore di svariati lotti di insalata iceberg e lattuga vendute con 20 marchi diversi: Il Castello, Foglia Verde Eurospin, Alifresh, Il Mio Orto, Centrale del Latte, Ciro Amodio, Colline Verdi, Natura Chiama Selex, Latte Francia, Mi Mordi, Natura È di Penny Market, Polenghi, Ortoromi, Ortofresco Pulito, Sigma, Très Bon, Torre in Pietra, Tornese, Vivinatura e Coop (aggiornamento del 13/09/2024). Il motivo indicato sull’avviso di richiamo è la presenza di Listeria monocytogenes.
Le confezioni di insalata iceberg e lattuga coinvolte
- Iceberg Il Castello di Raf.Ro Srl, in buste da 250 grammi, appartenenti ai lotti numero 32124247, 32124248, 32124249, 32024249, 32024250, 32024251, 32024253 e 32024254, con le date di scadenza 12/09/2024, 13/09/2024 e 14/09/2024;
- Cuori di iceberg Foglia Verde di Eurospin Spa, in buste da 200 grammi, appartenenti ai lotti numero 32124247, 32124248, 32124249, 32024249, 32024250, 32024251, 32024253 e 32024254, con le date di scadenza 12/09/2024, 13/09/2024 e 14/09/2024;
- Iceberg Alifresh di La Pegaso Srl e Insalabella Srls, in buste da 200 grammi, appartenenti ai lotti numero 32124247, 32124248, 32124249, 32024249, 32024250, 32024251, 32024253 e 32024254, con le date di scadenza 12/09/2024, 13/09/2024 e 14/09/2024;
- Iceberg Il Mio Orto di Eurofresh Srl, in buste da 150 grammi, appartenenti ai lotti numero 32124247, 32124248, 32124249, 32024249, 32024250, 32024251, 32024253 e 32024254, con le date di scadenza 12/09/2024, 13/09/2024 e 14/09/2024;
- Iceberg Centrale del Latte di Centrale del Latte d’Italia Spa, in buste da 200 grammi, appartenenti ai lotti numero 32124247, 32124248 e 32024253, con le date di scadenza 12/09/1024, 13/09/2024 e 18/09/2024;
- Iceberg Ciro Amodio di Gest Ciro Amodio Srl, in buste da 250 grammi, appartenenti ai lotti numero 32124247, 32124248, 32124249, 32024249, 32024250, 32024251, 32024253 e 32024254, con le date di scadenza 12/09/2024, 13/09/2024 e 14/09/2024;
- Iceberg Colline Verdi di Gidal Spa, in buste da 200 grammi, appartenenti ai lotti numero 32124247, 32124248, 32124249, 32024249, 32024250, 32024251, 32024253 e 32024254, con le date di scadenza 12/09/2024, 13/09/2024 e 14/09/2024;
- Cuori di iceberg Natura Chiama Selex, in buste da 200 grammi, appartenenti ai lotti numero 32124247, 32124248, 32124249, 32024249, 32024250, 32024251, 32024253 e 32024254, con le date di scadenza 12/09/2024, 13/09/2024 e 14/09/2024; il richiamo è stato segnalato anche da A&O e Famila (aggiornamento del 16/09/2024);
- Cuori di lattuga Natura Chiama Selex, in buste da 200 grammi, appartenenti ai lotti numero 32124247, 32124248, 32124249, 32024249, 32024250, 32024251, 32024253 e 32024254, con le date di scadenza 11/09/2024 (già passata), 12/09/2024 e 13/09/2024;
- Iceberg Latte Francia di Francia Latticini Srl, in buste da 200 grammi, appartenenti ai lotti numero 32124247, 32124248, 32124249, 32024249, 32024250, 32024251, 32024253 e 32024254, con le date di scadenza 12/09/2024, 13/09/2024 e 14/09/2024;
- Iceberg Mi Mordi, in buste da 200 grammi, appartenenti ai lotti numero 32124247, 32124248, 32124249, 32024249, 32024250, 32024251, 32024253 e 32024254, con le date di scadenza 12/09/2024, 13/09/2024 e 14/09/2024;
- Cuori di iceberg Natura È di Penny Market, in buste da 200 grammi, appartenenti ai lotti numero 32124247, 32124248, 32124249, 32024249, 32024250, 32024251, 32024253 e 32024254, con le date di scadenza 12/09/2024, 13/09/2024 e 14/09/2024; il richiamo è stato segnalato anche da Penny Market (aggiornamento del 12/09/2024);
- Iceberg Polenghi di Centrale del Latte d’Italia Spa, in buste da 250 grammi, appartenenti ai lotti numero 32124247, 32124248 e 32024254, con le date di scadenza 12/09/2024, 13/09/2024 e 19/09/2024;
- Iceberg Ortoromi, in buste da 500 grammi, appartenenti ai lotti numero 32124247, 32124248, 32124249, 32024249, 32024250, 32024251, 32024253 e 32024254, con le date di scadenza 12/09/2024, 13/09/2024 e 14/09/2024;
- Iceberg Ortoromi, in buste da 350 grammi, appartenenti ai lotti numero 32124247, 32124248, 32124249, 32024249, 32024250, 32024251, 32024253 e 32024254, con le date di scadenza 12/09/2024, 13/09/2024 e 14/09/2024;
- Cuore di iceberg Ortoromi, in buste da 250 grammi, appartenenti ai lotti 32124247, 32124248, 32124249, 32024249, 32024250, 32024251, 32024253 e 32024254, con le date di scadenza 12/09/2024, 13/09/2024 e 14/09/2024;
- Iceberg Ortofresco Pulito di Croce Salvatore, in buste da 200 grammi, appartenenti ai lotti 32124247, 32124248, 32124249, 32024249, 32024250, 32024251, 32024253 e 32024254, con le date di scadenza 12/09/2024, 13/09/2024 e 14/09/2024;
- Iceberg Sigma di CE.DI. Sigma Campania Spa, in buste da 200 grammi, appartenenti ai lotti 32124247, 32124248, 32124249, 32024249, 32024250, 32024251, 32024253 e 32024254, con le date di scadenza 12/09/2024, 13/09/2024 e 14/09/2024; il richiamo è stato segnalato anche da Sigma (aggiornamento del 13/09/2024);
- Iceberg Très Bon di DO.MA. Srl, in buste da 250 grammi, appartenenti ai lotti 32124247, 32124248, 32124249, 32024249, 32024250, 32024251, 32024253 e 32024254, con le date di scadenza 12/09/2024, 13/09/2024 e 14/09/2024;
- Iceberg Torre in Pietra di Centrale del Latte d’Italia Spa, in buste da 250 grammi, appartenenti ai lotti numero 32124247 e 32124248, con le date di scadenza 12/09/2024 e 13/09/2024;
- Iceberg Tornese di Agricom Soc. Coop. Agricola Arl, in buste da 150 grammi, appartenenti ai lotti numero 32124247, 32124248, 3212424, 32024249, 32024250, 32024251, 32024253 e 32024254, con le date di scadenza 12/09/2024, 13/09/2024 e 14/09/2024;
- Iceberg Vivinatura di LO.D.AL Srl, in buste da 250 grammi, appartenenti ai lotti numero 32124247, 32124248, 32124249, 32024249, 32024250, 32024251, 32024253 e 32024254, con le date di scadenza 12/09/2024, 13/09/2024 e 14/09/2024;
- Cuori di iceberg Coop, in buste da 200 grammi e 250 grammi, appartenenti ai lotti numero T250320, T251320, T25332 e 254320, con le date di scadenza 12/09/2024, 14/09/2024, 15/09/2024 e 16/09/2024 (aggiornamento del 16/09/2024).
Il produttore
L’azienda Ortoromi Società Cooperativa Agricola ha prodotto l’insalata iceberg e la lattuga per tutti i marchi sopra indicati. Lo stabilimento di produzione si trova in via Olmo 34, a Bellizzi, in provincia di Salerno.
Coop fa sapere che, per quanto riguarda i cuori di iceberg a proprio marchio, il richiamo interessa solo alcuni punti vendita del centro e sud Italia.
A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare le insalate con le date di scadenza e i numeri di lotto sopra indicati. Le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso dei prodotti richiamati possono restituirli al punto vendita d’acquisto.
Dal primo gennaio 2024 Il Fatto Alimentare ha segnalato 194 richiami, per un totale di 517 prodotti. Clicca qui per vedere tutti gli avvisi di richiamo, i ritiri e le revoche.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), Ministero della Salute, Coop
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
COMPLIMENTI X IL VOSTRO GRANDE LAVORO
Ho una confezione di lotti incriminati ma l’abbiamo consumata ieri. Cosa succede ora?
Se il prodotto è già stato consumato, le consiglio di fare attenzione all’eventuale insorgenza di sintomi gastrointestinali (che non è detto si presentino), e nel caso rivolgersi al proprio medico.
Mi piacerebbe sapere in quali territori sono coltivate queste verdure, poiché non è possibile che vengano infestate dallo stesso batterio casualmente, se sono distanti fra loro, a meno che il batterio stesso non venga fatto precipitare sulle coltivazioni.
Da quello che si vede nei nostri cieli negli ultimi periodi, non si dovrebbe essere molto tranquilli
Probabilmente si tratta di una contaminazione ambientale all’interno del stabilimento, ma saremo più precisi in un prossimo articolo
..ma come può essere possibile una contaminazione simultanea in 19 stabilimenti?
Come scritto nell’articolo, tutti i lotti e tutti i marchi di insalata sono stati prodotti dalla stessa azienda, Ortoromi, nello stesso stabilimento.
Buongiorno,ma come é possibile tutta questa contaminazione di diversi alimenti?non si può più stare tranquilli neanche su quello che compriamo..le cause quali possono essere di queste contaminazioni di qualsiasi alimento?
Dipende. Ci sono alimenti che sono più delicati da un punto di vista microbiologico e per questo più soggetti a contaminazione. Ci sono alimenti, in particolare quelli di origine animale, che possono essere contaminati da microrganismi che normalmente vivono nel tratto gastrointestinale di alcune specie animali, ma che sono dannosi per le persone (come la Salmonella nei polli). La Listeria, invece, è un batterio piuttosto diffuso (anche sui vegetali ad esempio), che però ha la caratteristica di moltiplicarsi anche alle temperature del frigorifero, per cui è critico per alimenti come il salmone affumicato, i formaggi freschi, i salumi e anche l’insalata in busta. Ma stiamo preparando un articolo a riguardo.
Ma a cosa è dovuta questa presenza di Listeria monocytogenes ?
Non sono prodotti rilavati più volte e che subiscono diversi tipi di controlli appositamente per evitare la presenza di possibili tracce di terra /contaminazioni microbiche .
Complimenti vivissimi per il vostro lavoro!
Aggiungo richiesta di informazione per quanto succede dopo il richiamo ministeriale. In effetti, 1. come viene segnalato il fatto alla produzione ed agli innumerevoli negozi di vendita, anche in ragione del tempo occorrente per la segnalazione di ritiro?; 2. ammessa la totale disponibilità al ritiro da parte delle aziende venditrici più serie, come si controllano gli altri? Forse, la maniera potrebbe consistere nella immediata quotidiana divulgazione alle aziende di vendita ed obbligo di esposizione del manifesto di richiamo. Grazie, o
Buongiorno,
ogni operatore del settore alimentare in caso di pericolo per la salute del consumatore, ha l’obbligo di fornire all’autorità sanitaria l’elenco dei clienti a cui ha fornito il prodotto sospettato di non conformità, e di avvisare per iscritto i clienti diretti. In questo modo l’autorità sanitaria procede lungo tutta la catena di approvvigionamento a verificare eventuali giacenze e ai sequestri. In caso di prodotti rapidamente deperibili, come in questo caso, è probabile che nel frattempo i lotti in oggetto siano già scaduti e le giacenze distrutte, o che siano già stati interamente venduti dai punti vendita. Anche le modalità di avviso e richiamo del prodotto presso il consumatore finale sono concordate con le autorità, e possono andare dal semplice cartello in punto vendita, all’obbligo di pubblicare la notizia sulla stampa, nel caso di prodotti ad ampia diffusione. Spesso le imprese agroalimentari pubblicano le notizie sui prodotti non conformi e ritiri dal mercato sui propri siti internet e social media.
Solo un grazie, per questa importante attività di informazione!
Un caso molto preoccupante.
Personalmente, come consumatore, cerco di evitare di cadere nella trappola di determinati marchi che riprendono concetti quali “bio” “benessere” “salute” “vita””natura””ambiente” “verde” “fresco” “peso” “calorie” “grassi” “additivi” “senza……aggiunti”e altri ancora per reclamizzare i loro prodotti.
Si tratta a volte di una furba strategia commerciale e pubblicitaria, rispetto alla quale slogan, copy, reclame non corrispondono alla realtà. Lo dimostra IL FATTO ALIMENTARE pubblicando decine e decine di puntuali segnalazioni, assolutamente indispensabili da approfondire.
Sincere congratulazioni
Come sempre, molto utile.
siete preziosi e seri .Grazie