La lettera
La risposta di Lidl
La ringraziamo per la segnalazione, che abbiamo prontamente trasmesso al produttore. Quest’ultimo, a seguito delle opportune verifiche sul lotto produttivo, ci ha comunicato che le registrazioni di produzione, confezionamento, imballaggio e stoccaggio non riportano dati anomali.
Il prodotto è confezionato in atmosfera modificata ed è sensibile agli sbalzi di temperatura. Eventuali danneggiamenti, anche non visibili ad occhio nudo, della confezione o sbalzi e abusi termici possono causare alterazioni – soprattutto in prossimità della data di scadenza – simili alla tipologia mostrata nelle immagini ricevute. Non avendo ricevuto altre segnalazioni sul lotto in oggetto, riteniamo che si tratti di un caso isolato.
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Non sono pochi i prodotti sensibili agli sbalzi di temperatura. Ad inizio vita del prodotto non te ne accorgi, ma quando si avvicina la data di scadenza salta fuori la magagna. Per ovviare al problema consiglio l’uso della borsa frigo fin dal momento dell’inserimento nel carrello e la verifica dlla temperatura del frigorifero (mai sopra i 4°, meglio 2-3). In tal modo è possibile escludere le proprie responsabilità nell’interruzione della c.d. “catena del freddo” e far valere le proprie ragioni al punto vendita.
Non è raro infatti che l’interruzione avvenga prima dell’acquisto; e se a questo si aggiungono confezioni non integre o deformate è facile riscontrare dei problemi in seguito.
Il problema dell’interruzione della catena del freddo è da ricercare anche nei frigoriferi di casa che sono mediamente tarati su 6-7 gradi centigradi
Mi scusi, ma è possibile che la colpa sia sempre del consumatore e non prima, cioè ad esempio di chi trasporta o deve mettere negli scaffali e lascia la merce a temperatura non idonea?
Non si tratta di colpe. L’interruzione della catena del freddo può avvenire in diversi momenti. Va detto però che il personale dei supermercati è formato per evitare questa criticità, mentre sono molti i consumatori che sottovalutano l’importanza di mantenere al freddo gli alimenti anche durante il trasporto a casa. Per quanto riguarda le temperature del frigo ne abbiamo parlato qui: https://ilfattoalimentare.it/frigoriferi-temperatura-data-scadenza-prodotti.html
Io vedo abbastanza di frequente la merce, purtroppo anche quella surgelata, lasciata per troppo tempo in attesa di sistemazione. Questo in diversi supermercati.
Confermo, anche in grandi supermercati di città… Senza citare il nome…
complimenti a Lidl per la risposta … per il futuro eviterò di acquistare i gnocchi in questione, e probabilmente qualche altro prodotto deperibile …
Quindi? Sono edibili o no? Possibile che l’Azienda non abbia eseguito dei test e delle certificazioni sulle alterazioni dei prodotti se non conservati idoneamente?
Mi pare che in questi casi, anche per mantenere la fedeltà del consumatore cliente, la direzione del supermercato potrebbe prevedere il ritiro del prodotto sostituendolo con analogo dello stesso peso.
Ricordo che quando ero giovane, anni ‘70, la Perugina sostituiva i ‘baci” la cui superficie presentava anche il solo affioramento, sulla superficie del cioccolatino, di una polverina bianca, forse burro di cacao.
Si trattava comunque solo di difetto visivo e non di gusto!!
Vabbè che ora siamo solo “customer”
Mala tempora currunt!!
Verissimo!