Una lettrice ci scrive per sapere se un prodotto che ha acquistato alla Lidl può essere consumato nonostante abbia cambiato “aspetto”. Di seguito pubblichiamo la segnalazione della lettrice le sue fotografie e a seguire la risposta della catena di supermercati.
La lettera
Buongiorno, qualche giorno fa ho acquistato alla Lidl di Via Valassina, 12, 20159 Milano (MI), dei ravioli di merluzzo della marca Nonna Mia, della Lidl. Dopo poco tempo ho notato che la confezione si è gonfiata, anche se la data di scadenza è ancora lontana (23.11.2023). Cosa è successo? Ovviamente non ho mai interrotto la catena del freddo. Volevo sapere se si possono comunque consumare o se è meglio buttarli. Vi invio le foto in allegato. Grazie Veronica
La risposta di Lidl
Il rigonfiamento della confezione si manifesta a causa di lieviti o altri microrganismi, naturalmente presenti nel prodotto, che si sviluppano se le temperature a cui è sottoposto lo stesso sono più elevate di quelle consigliate. Trattandosi dell’unico reclamo che abbiamo ricevuto su questo prodotto, possiamo pertanto ragionevolmente supporre che questa alterazione sia avvenuta in ambito casalingo.
Ad ogni modo, abbiamo provveduto a trasmettere la segnalazione al produttore per effettuare opportune verifiche sul lotto produttivo.
Rimaniamo a disposizione qualora si necessitassero maggiori informazioni o chiarimenti. Ogni segnalazione è per noi sempre preziosa per monitorare la qualità dei nostri prodotti.
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Io non mangerei il prodotto se la confezione si presenta gonfia. È meglio riportate la confezione al supermercato presentando lo scontrino e farsela cambiare … ..
Farsela cambiare va bene, ma non bisogna comprare confezioni dove non puoi “vedere” il deperibile che c’è all’interno: il prosciutto crudo deve essere a vista nella confezione, altrimenti non sai cosa mangi…
Per esperienza personale nei Lidl e altri negozi la problematica si manifesta in negozio spesso
Stupiscono sempre le risposte date ai clienti.
In particolare mi ha colpito la presunzione di competenze statistiche nel dichiarare: “Trattandosi dell’unico reclamo che abbiamo ricevuto su questo prodotto, possiamo pertanto ragionevolmente supporre che questa alterazione sia avvenuta in ambito casalingo.”.
Anche l’affermazione sulle cause mi lascia perplesso: come si fa ad affermare con certezza (a fronte avverte della dichiarazione della cliente e a fronte del fatto che non siamo in piena estate) che “è avvenuta in ambito casalingo”? Io potrei controbattere che, innumerevoli volte, ho notato bancali di merce refrigerata pronti per la scaffalatura ma lasciati lì anche per un’ora. E un bancale non si sistema in meno di due ore nei banchi frigo. Aggiungo che mi è già capitato di segnalare alla cassa prodotti da frigo abbandonati dal cliente (che cambia idea ma non avvverte) al momento del pagamento vicino alla cassa ( e dubito che vengano gettati). Ho notato più volte prodotti refrigerati lasciati su scaffali non refrigerati.
Oltre a ciò, mi stupisce pure il mancato riconoscimento del disagio della cliente e pure la svalorizzazione implicita che emerge per la segnalazione. Che, al contrario, dovrebbe essere sempre la benvenuta per il prezioso feedback che costituisce per il supermercato e per il produttore.
A me é capitato peggio perché una confezione di cappelletti con crudo da 500 g. della stessa marca con scadenza gennaio 2024 comprati a inizio novembre addirittura quando mia moglie l’ha aperta nei cappelletti ha trovato la muffa e quindi li ha buttati facendo l’errore di non fare una foto. Non mi vengano a dire che noi abbiamo interrotto la catena del freddo perché io qualunque cosa che sia congelata o fresca li metto in una borsetta termica che porto sempre con me nei negozi.