“Per favore può darmi lo zucchero di canna? Dicono sia migliore rispetto a quello bianco.” Quante volte al bar al momento di dolcificare il tè o il caffè abbiamo sentito fare questa richiesta al barista. Come ricorda il sito dell’Istituto superiore di sanità Issalute le differenze, quasi insignificanti a livello di composizione, riguardano quasi esclusivamente il gusto. Mentre lo zucchero bianco contiene esclusivamente saccarosio ed è estratto prevalentemente dalla barbabietola, quello ricavato dalla canna contiene anche qualche residuo di melassa (tra l’1-5%).
La molecola estratta è la stessa, ma cambiano i residui e le impurezze che, prima della raffinazione, sono presenti nel prodotto grezzo. I residui della barbabietola infatti non sono gradevoli e per questo il saccarosio ottenuto viene completamente purificato. Le impurezze presenti nella canna, invece, risultano apprezzabili al palato, e per questo lo zucchero subisce vari livelli di raffinazione e si possono ottenere prodotti diversi, che vanno da quello bianco, identico a quello della barbabietola, a prodotti più scuri.
Nella melassa dello zucchero di canna non completamente raffinato, sono presenti, alcuni minerali e vitamine, che hanno un valore nutrizionale, ma la quantità di zucchero assunta giornalmente è così bassa, per cui non vengono attribuite a queste sostanze benefici per l’organismo. In definitiva, dal momento che la composizione chimica è molto simile, l’impatto metabolico dello zucchero di canna non è diverso da quello dello zucchero di barbabietola.
Un discorso a parte merita lo zucchero integrale di canna. In questo caso il processo di raffinazione non viene applicato o si limita alle fasi iniziali, per cui nel prodotto finito la percentuale di saccarosio diminuisce, il valore calorico è minore e aumenta la concentrazione di minerali e vitamine. Si riduce quindi anche il potere dolcificante. Questo vuol dire che per avere lo stesso livello di ‘dolcezza’ ne serve una quantità maggiore, di fatto vanificando il potenziale vantaggio. La conclusione cui giunge l’Istituto superiore di sanità è chiara “Nessuno studio scientifico ha mai provato che lo zucchero di canna apporti maggiori benefici rispetto allo zucchero bianco. Entrambi contengono esattamente la stessa molecola per cui sono equivalenti”.
Per approfondire potete leggere qui un articolo sull’argomento.
© Riproduzione riservata. Foto: Fotolia
Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.
Dona ora
Grazie delle preziose informazioni
Io uso lo zucchero di canna integrale dell’Alce nero che risulta una pasta piuttosto che uno zucchero, ne uso 3-4 cucchiaini da caffè su 1/3 di litro di latte alla mattina. Così il latte non è molto dolce ma è molto buono e compensa la mancanza di zucchero. Mi pare costi sui 3-4 euro per mezzo kilo, secondo me ne vale la pena per tutti quelli che mirano a limitare l’assunzione di zucchero: pochissimo zucchero (5% dell’assunzione di calorie/die) ma di qualità che arricchisce il gusto e limita il saccarosio.
L’apporto di zucchero è purtroppo molto simile. Rispetto a uno zucchero bianco che per 100 grammi fornisce 100 g di zuccheri, il prodotto alce nero integrale ne fornisce 96 grammi per 100 grammi. così come le calorie sono molto simili: 400 contro le 386. Purtroppo per chi deve limitare l’assunzione di zucchero è meglio diminuire le dosi.
Il latte contiene già da solo zuccheri in abbondanza… canna, bianco, mascobado.. a livello nutrizionale e’ tutto identico, e crea danni renali quindi cardio, si rischia di andare verso il diabete2 e/o insulino-resistenze… ciò che assume ogni giorno e’ molto e il corpo umano non ha bisogno certo di zucchero- che non e’ un alimento- e deve restare solo per il piacere nel pasto di festa, cioè 4 all’anno circa.. per non parlare della salute dei denti. Consigliati esami per la glicemia, sia la semplice a digiuno che la glicata ed esami per funzionalità renale epatica e colesterolo..dott Laura
Come per tutti i prodotti “mediatizzati” sullo zucchero ci sono tante di quelle leggende urbane da soddisfare il più sfegatato complottista… eppure bastano semplici calcoli, alla portata del corso di aritmetica base, per capire che per avere un apporto significativo di sali minerali e vitamine dallo zucchero (per quanto “grezzo” possa essere”) bisognerebbe consumarne svarati CHILOGRAMMI al giorno, con buona pace della contemporanea corsa a RIDURRE I GRAMMI ammessi nel consumo giornaliero.
Ma per chi continua a “informarsi” su TikTok questi fatti, come tutti i fatti, non contano nulla… i fatti sono così noiooooosi!
Confermo che per lo zucchero, di canna o raffinato sia principalmente una questione di gusti, mentre generalmente ridurre il più possibile gli alimenti raffinati ed iper industrializzati, rende la dieta migliore. La farina bianca ad esempio non è proprio un alimento sano dal punto di vista di apporto energetico. Mentre l’uso di farine integrali dovrebbe garantire un apporto energetico maggiore anche mangiando ne una quantità inferiore, senza contare l’apporto sicuramente maggiore di fibre. Scusate l’OT. Probabile che ci siano studi che smentiscono quanto scritto, nel caso fatemi sapere.
A parer mio lo zucchero integrale di canna ha un valore educativo del palato, aiuta cioè a parità di cucchiaini, ad abituarsi a un gusto meno dolce rispetto allo zucchero bianco raffinato di barbabietola. Questo valore educativo, sempre a parer mio (non so se sono stati fatti studi scientifici a riguardo), non è trascurabile.