Negli ultimi giorni del 2024, il Ministero della Salute e le catene di supermercati hanno pubblicato diversi richiami alimentari. Si tratta di vongole surgelate con PFAS oltre i limiti, infuso bio Carrefour con livelli di un fitofarmaco in eccesso, alimento per cani Carrefour con Salmonella, salumi con Listeria, fichi secchi dalla Turchia con aflatossine oltre i limiti, cumino macinato con alcaloidi pirrolizidinici, conserve di verdure non sigillate correttamente e cozze con Escherichia coli in eccesso.
Il richiamo delle vongole surgelate
I supermercati Decò hanno segnalato il richiamo da parte del produttore di un lotto di vongole del Pacifico sgusciate, cotte e surgelate a marchio Coralfish. Il motivo indicato è la presenza dello PFAS acido perfluoroottanoico (PFOA) in quantità superiori ai limiti consentiti. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 800 grammi, con il numero di lotto VN121IV367BL e la data di scadenza 30/06/2026.
L’azienda Ngoc Ha Co. Ltd. Food Processing and Trading ha prodotto le vongole richiamate e Panapesca Spa le ha commercializzate in Italia. Lo stabilimento di produzione si trova in Hoi Hamlet, nel villaggio di Kim Son, distretto di Chau Thanh, provincia di Tien Giang, in Vietnam (marchio di identificazione DL 121).
Il richiamo dell’infuso bio Carrefour
Carrefour, invece, ha richiamato nuovamente l’infuso “digestione leggera” a marchio Carrefour Bio. Il motivo indicato sull’avviso di richiamo è la presenza di un fitofarmaco non specificato oltre i limiti di legge. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 20 bustine (30 grammi), con i numeri di lotto che iniziano con OF 089734 e OF 087403 e i termini minimi di conservazione (TMC) 28/12/2026 e 28/02/2027.
L’azienda Pages Thés et Infusions ha prodotto l’infuso richiamato per Carrefour. Lo stabilimento di produzione si trova in route des Estreys, a Le Puy en Valey, in Francia.
In precedenza, nell’agosto 2024, Carrefour aveva già segnalato il richiamo di altri lotti dello stesso infuso, sempre per la presenza di un fitofarmaco non specificato oltre i limiti di legge (leggi l’articolo sul primo richiamo dell’infuso digestione leggera).
Il richiamo del cibo per cani Carrefour
Carrefour ha richiamato anche un lotto dell’alimento secco completo per cani Expert Mini <10 kg junior 1-12 mesi a marchio Companino Carrefour. La ragione indicata sull’avviso di richiamo è la presenza di Salmonella nel prodotto. Le confezioni interessate sono da 1,5 kg, con il numero di lotto C2411080006 e il TMC 08/11/2025.
L’azienda ATM Petfood ha prodotto le crocchette per cani per Interdis. Lo stabilimento di produzione si trova nella zona industriale di Jumelles les Gats, a Longue, in Francia (marchio di identificazione FR49 180 032).
Carrefour raccomanda di non servire il prodotto con il numero di lotto indicato al proprio cane e di distruggerlo. Nel caso il cane abbia già consumato le crocchette richiamate e manifesti sintomi di malessere, si consiglia di consultare un veterinario. Per ulteriori informazioni è possibile contattare Carrefour al numero verde 800 650 650.
Il richiamo dei salumi
Il Ministero della Salute, invece, ha segnalato il richiamo da parte del produttore di un lotto di angioletti, diavoletti, bastone vastese e salsicce secche a marchio Salumi Marzari. Il motivo indicato è la presenza di Listeria monocytogenes. I prodotti coinvolti sono venduti in pezzi da circa 250 grammi con il numero di lotto 48-2024 del 25/11/2024 e il TMC a sei mesi. L’azienda Marzari ha prodotto i salumi richiamati. Lo stabilimento di produzione si trova in via Tavo 296, a Pescara.
Il richiamo dei fichi secchi
Il Ministero, poi, ha diffuso il richiamo da parte dell’operatore di un lotti di fichi secchi calibro 2 dalla Turchia a marchio Usta Brand per valori non conformi di aflatossina. Il prodotto in questione è venduto in cartoni da 5 kg, con il numero di lotto 396-02-24155 e il TMC 31/12/2025.
L’azienda turca Usta Gida Sanayi Ve Ticaret A.S. ha prodotto i fichi secchi richiamati. Lo stabilimento di produzione si trova a Smirne, in Turchia.
Il richiamo del cumino macinato
Il Ministero della Salute, inoltre, ha pubblicato il richiamo da parte dell’operatore di un lotto di cumino macinato dall’India a marchio Al Arabia. La ragione indicata sull’avviso di richiamo è la presenza di alcaloidi pirrolizidinici. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 100 grammi con il numero di lotto E2401479 e il TMC 30/01/2028.
L’azienda Asa Pimenton y Especias SL ha prodotto in Spagna il cumino richiamato e Laura Food Srl lo ha commercializzato in Italia.
Il richiamo delle conserve di verdure
Il Ministero della Salute ha segnalato anche il richiamo precauzionale di un lotto di ciambotta e di cime di rapa a marchio La Campagnola, perché alcuni vasetti potrebbero non essere sigillati correttamente. I prodotti interessati sono venduti in formato da 200 grammi con il numero di lotto 26824 e il TMC 30/04/2026, all’interno di una Gift Box insieme a una confezione di schiacciatine con cereali da 30 grammi (vedi foto sotto).
L’azienda R&M Srl ha prodotto le conserve richiamate per La Campagnola Srl. Lo stabilimento di produzione si trova in via Lamicelle 13, a Monesano sulla Marcellana, in provincia di Salerno.
Il richiamo delle cozze
Infine, il Ministero della Salute aveva anche diffuso il richiamo ad opera del produttore di un altro lotto di mitili o cozze (Mytilus galloprovincialis) a marchio Mitili Olbia. Il motivo indicato nell’avviso di richiamo è la “conta di Escherichia coli ß-glucuronidasi positivo superiore ai limiti normativi”. Il prodotto in questione è venduto in retine da 2 kg con il numero di lotto B5/16/12/24 e la data di confezionamento 16/12/2024. L’avviso di richiamo, tuttavia, è un po’ tardivo per questo genere di prodotto: è infatti datato 19/12/2024 e il Ministero della Salute lo ha diffuso il giorno successivo.
L’azienda Arsellatori e Mitilicoltori Olbiesi Snc ha prodotto le cozze richiamate per Mitili Olbia Società Cooperativa. Lo stabilimento di produzione si trova in località Sa Marinedda snc, a Olbia, in provincia di Sassari (marchio di identificazione UE IT E5N7U).
In precedenza, proprio il 16 dicembre, il Ministero l’azienda aveva richiamato un altro lotto di cozze, sempre per Escherichia coli oltre i limiti (leggi qui il primo richiamo di cozze a marchio Mitili Olbia).
A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare i prodotti con i numeri di lotto sopra indicati. Le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso dei prodotti richiamati possono restituirli al punto vendita d’acquisto.
Dal primo gennaio 2024 Il Fatto Alimentare ha segnalato 234 richiami, per un totale di 635 prodotti. Clicca qui per vedere tutti gli avvisi di richiamo, i ritiri e le revoche.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), Decò, Carrefour Ministero della Salute
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Complimenti
Beh…vuol dire che i controlli funzionano abbastanza bene. Speriamo sempre di più ❗
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