Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte del produttore di un lotto di mitili o cozze (Mytilus galloprovincialis) a marchio Mitili Olbia. Il motivo indicato nell’avviso di richiamo è la “conta di Escherichia coli ß-glucuronidasi positivo superiore ai limiti normativi”. Il prodotto in questione è venduto in retine da 2 kg con il numero di lotto B5/10/12/24 e la data di confezionamento 10/12/2024.
L’azienda Arsellatori e Mitilicoltori Olbiesi Snc ha prodotto le cozze richiamate per Mitili Olbia Società Cooperativa. Lo stabilimento di produzione si trova in località Sa Marinedda snc, a Olbia, in provincia di Sassari (marchio di identificazione UE IT E5N7U).
A scopo precauzionale, l’azienda raccomanda di non consumare le cozze con il numero di lotto e la data di confezionamento sopra indicati. Le consumatrici e i consumatori eventualmente ancora in possesso del prodotto richiamato possono restituirlo al punto vendita d’acquisto.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Che senso hanno questi richiami se il prodotto viene già distribuito e consumato?
È ridicolo i controlli vanno fatti prima possibile che non vi ponete il problema….
Il problema ce lo siamo posti più volte e lo abbiamo anche segnalato alle varie autorità. Ma va considerato che per i prodotti ultra freschi presentano delle difficoltà oggettive di gestione di vendita e di esito delle analisi. Certamente il processo è ancora troppo lungo e necessariamente migliorabile. Va inoltre ricordato che qualche acquirente potrebbe aver congelato il prodotto crudo.
Giusto prima si consumano e dopo ti dicono hai mangiato un prodotto cattivo.