Continuano i richiami causati dai semi di sesamo con livelli di ossido di etilene oltre i limiti di legge provenienti dall’India. Questa volta il ministero della Salute ha pubblicato gli avvisi di richiamo di numerosi lotti di panini, focaccine e barrette che contengono i semi di sesamo contaminati venduti con i marchi Il Panificio di Camillo, New Catering e Bassini 1963. I prodotti interessati dal provvedimento sono i seguenti:

  • Focaccine ai cereali antichi all’olio extravergine Il Panificio di Camillo, in scatole da 2,51 kg con 57 pezzi da 44 g, con il numero di lotto 050320, che coincide con la data di produzione, e termine minimo di conservazione (Tmc) a 365 giorni.
  • Buns cereali antichi con lievito madre e topping di semi vari Il Panificio di Camillo, in scatole da 1,8 kg con 18 pezzi da 100 g, con i numeri di lotto 260320, 130320, 120320, 250220 e 240220, corrispondenti alla data di produzione, e Tmc a 365 giorni.
  • Barretta multicereali con topping di semi vari New Catering, in scatole da 2,9 kg con 25 pezzi da 116 g, con i numeri di lotto 060320 e 210220, corrispondenti alla data di produzione, e Tmc a 365 giorni.
  • Pane multicereali con lievito madre in purezza e semi macerati nello yogurt precotto su pietra Il Panificio di Camillo, in scatole da 5,79 kg con 10 pezzi da 579 g, con i numeri di lotto 050320 e 280220, corrispondenti alla data di produzione, e Tmc a 365 giorni.
  • Maxiburger gourmet con lievito madre e topping di semi vari Il Panificio di Camillo e New Catering, in scatole da 2,4 kg con 20 pezzi da 120 g, con i numeri di lotto 100320, 040320, 260220 e 2102020, corrispondenti alla data di produzione, e Tmc a 365 giorni.
  • Barra con cereali e con semi Bassini 1963, in scatole da 1,8 kg (pezzi da 120 g), appartenenti ai lotti 241485, 241486, 241487 e 241488 con Tmc 25/03/2021.
  • Focaccia con cereali e con semi Bassini 1963, in scatole da 3,75 kg (30×40), appartenenti ai lotti 243752, 243750, 243759, 243757, 243753 e 243755 con Tmc 03/06/2021; 246237, 246235, 246239, 246241, 246243 e 246245 con Tmc 24/07/2021; 248803, 248806 e 248808 con Tmc 31/08/2021.
  • Barra con cereali e con semi Bassini 1963, in scatole da 2,7 kg (pezzi da 180 g), appartenenti ai lotti 247369, 247368, 247366, 247365 e 247361 con Tmc 12/08/2021; 244311, 244307, 244303, 244300, 244293 e 244290 con Tmc 17/06/2021.
  • Panino hamburger con cereali e con semi Bassini 1963, in scatole da 1,8 kg, appartenenti ai lotti 248802 e 248798 con Tmc 31/08/2021; 251148, 251150, 251152 e 251154 com Tmc 02/10/2021; 244020, 244025, 244028, 244017, 244018 e 244013 con Tmc 05/06/2021.

I prodotti venduti con i marchi Il Panificio di Camillo e New Catering sono stati realizzati da Il Panificio di Camillo Srl nello stabilimenti di via Euclide 8A a Forlì, in provincia di Forlì-Cesena. Quelli a marchio Bassetti 1963, invece, sono stati prodotti da Antico Forno della Romagna Srl nell’impianto di via Golfarelli 78, sempre a Forlì.

A scopo precauzionale, si consiglia di non consumare i prodotti con i numeri di lotto e le scadenze segnalate e restituirli al punto vendita d’acquisto.

Aggiornamento: il ministero della Salute ha rimosso il richiamo dal suo portale senza alcuna spiegazione, né indicare se sia stato revocato.

Dal 1° gennaio 2020, Il Fatto Alimentare ha segnalato 112 richiami, per un totale di 142 prodotti, e 2 revoche. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.

Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo pubblicato in Italia che rivela i segreti e le criticità di un sistema che ogni anno riguarda  almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore. I lettori interessati a ricevere l’ebook, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro in formato pdf  “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it

Fonte immagini: foto di repertorio

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Alessandro2
Alessandro2
2 Novembre 2020 11:13

…e così impariamo che prodotti apparentemente italianissimi hanno dentro (o sopra) roba di dubbia provenienza da Paesi non propriamente ai più elevati standard salutistici…