Nel corso del fine settimana, il Ministero della Salute ha diffuso due nuovi richiami: si tratta di altre vongole sgusciate surgelate con PFAS e confezioni di infusi per migrazione di idrocarburi degli oli minerali.
Il richiamo delle vongole surgelate
Il Ministero ha segnalato il richiamo da parte del produttore di un lotto di vongole sgusciate surgelate (Paphia textile) distribuito da Nuove Eurogel Sud Srl. Il motivo indicato sull’avviso di richiamo è la presenza dello PFAS acido perfluoroottanoico (PFOA) in quantità superiori ai limiti consentiti. Il prodotto in questione è venduto in confezioni da 200 grammi, con il numero di lotto NV210524 e la data di scadenza 30/06/2026.
L’azienda Scongelando Srl ha prodotto le vongole sgusciate richiamate. Lo stabilimento di produzione si trova in viale Brodolini, Zona Industriale, Battipaglia, in provincia di Salerno (marchio di identificazione CE IT G1U41).
In precedenza, i supermercati Decò e il Ministero della Salute avevano già segnalato un altro richiamo di vongole sgusciate surgelate con PFOA in eccesso, in quel caso a marchio Coralfish (leggi qui l’articolo sul primo richiamo di vongole surgelate).
Il richiamo della tisana alla senna
Il Ministero ha pubblicato anche il richiamo da parte dell’operatore di un lotto di tisana alla senna Fitné Infusion Box. La ragione del richiamo è la migrazione di idrocarburi aromatici degli oli minerali (MOAH). Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 12 bustine (40 grammi), con il numero di lotto LOT-105299 e il termine minimo di comunicazione (TMC) 21/10/2025.
L’azienda Fitnè ha prodotto la tisana alla senna richiamata in Tailandia, mentre l’impresa olandese Beagley Copperman B.V. lo ha distribuito in Europa.
A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare le vongole e la tisana con i numeri di lotto sopra indicati. Le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso dei prodotti richiamati possono restituirli al punto vendita d’acquisto.
Dal primo gennaio 2025 Il Fatto Alimentare ha segnalato 5 richiami, per un totale di 5 prodotti. Clicca qui per vedere tutti gli avvisi di richiamo, i ritiri e le revoche.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), Ministero della Salute
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
“La ragione del richiamo è la migrazione di idrocarburi aromatici degli oli minerali (MOAH)”: da dove arrivano?
Poiché mi sono occupato di materiali a contatto con alimenti, la prima cosa che mi chiedevo era da dove potesse arrivare un inquinante, anche per evitare quella stupida prassi di bombardare tutti i fornitori per avere la dichiarazione che l’inquinante non fosse presente nel loro componente il mio prodotto.