Il Ministero della salute ha diffuso l’avviso di richiamo di “Uova Rosse” fresche di categoria A per la presenza di fipronil al di sopra dei limiti di tossicità acuta. Le uova sono prodotte dall’azienda agricola Tomaino Rosina di Serrastretta (Catanzaro).
Le uova contaminate riportano stampigliato il codice 3IT129CZ079, sono da consumarsi entro 28 giorni dalla data di deposizione e sono distribuite in confezioni da 30 unità. Le confezioni richiamate sono state prodotte dallo stabilimento identificato dal marchio IT079047.
Secondo le autorità sanitarie, le uova richiamate possono costituire un rischio grave per la salute dei consumatori poiché contengono livelli di fipronil superiori alla dose acuta di riferimento di 0,72 mg/kg stabilita per l’insetticida. Si raccomanda ai consumatori di non consumare il prodotto e di consegnare le uova ai Servizi veterinari delle Asp di competenza.
Questo è il richiamo numero 71 di prodotti alimentari segnalato nel 2017 da Il Fatto Alimentare. Per vedere gli altri clicca qui.
Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo pubblicato in Italia che rivela i segreti e le criticità di un sistema che funziona poco e male. Ogni anno in Italia vengono ritirati dagli scaffali dei punti vendita almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. La questione riguarda grandi aziende come Barilla, Mars…, catene di supermercati che commercializzano migliaia di prodotti con i loro marchi (Esselunga, Coop, Carrefour, Auchan, Conad, Lidl, Eurospin…), e anche piccole e medie imprese. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore.
I lettori interessati a ricevere l’e-book, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro in formato pdf “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it
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Buongiorno,
le uova finora riscontrate con fipronil al di sopra dei limiti, sono solo uova da allevamento in gabbia? O anche delle altre tipologie (codice 2-1-0)?
Grazie
Non viene specificato da nessuna parte, il problema del trattamento è trasversale