Carrefour richiama trance di verdesca congelate per presenza di mercurio oltre i limiti: il prodotto è stato venduto tra il 31/01 e il 29/03
Carrefour richiama trance di verdesca congelate per presenza di mercurio oltre i limiti: il prodotto è stato venduto tra il 31/01 e il 29/03
Giulia Crepaldi 9 Aprile 2019Carrefour ha l’avviso di richiamo di un lotto di trance di verdesca congelate per valori di mercurio oltre i limiti di legge. Il prodotto interessato è stato venduto sfuso tra il 31/01/2019 e il 29/03/2019 con il numero di lotto RN17 e la data di scadenza 30/07/2020. Le trance di verdesca coinvolte dal richiamo sono state prodotte da Panapesca Spa nello stabilimento di via Mazzini 31, nel comune di Massa e Cozzile, in provincia di Pistoia.
A scopo precauzionale, Carrefour consiglia di non consumare il prodotto distribuito nel periodo indicato dal richiamo e restituirlo al punto vendita d’acquisto dove sarà sostituito. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare Panapesca all’indirizzo e-mail controlloqualita@panapesca.it
Al momento della pubblicazione di questo articolo (09/04), sul sito della catena non è possibile visualizzare le schede dei richiami a causa di un problema tecnico che persiste da alcuni giorni. Ringraziamo Carrefour per la scheda di richiamo qui riportata.
Dal 1° gennaio 2019, Il Fatto Alimentare ha segnalato 34 richiami, per un totale di 62 prodotti, e 3 revoche. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo pubblicato in Italia che rivela i segreti e le criticità di un sistema che ogni anno riguarda almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore. I lettori interessati a ricevere l’ebook, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro in formato pdf “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Venduto dal 31/1/19 ed il 29/3/19 sfuso e si avverte adesso, dopo che magari é stato consumato? Ma i controlli vengono fatti mesi dopo che il prodotto é già in circolazione? Non dovrebbero essere fatti prima di metterlo in commercio? Assurdità della legge o dolo delle aziende?