richiamo tonno olio girasole porticello frios

Aggiornamento del 12 febbraio 2021: il ministero della Salute ha revocato il richiamo del tonno in olio di girasole Porticello. La decisione del ministero è arrivata il giorno 03/02/2021, a oltre tre mesi dalle analisi dell’Asp di Palermo e dell’Usl Toscana Centro che avevano decretato il prodotto conforme, ed è stata pubblicata il 12/02/2021, dopo altri nove giorni.

Aggiornamento del 26 ottobre 2020: I controlli ufficiali dell’Asp di Palermo non hanno rilevato irregolarità sui campioni di Tonno Porticello esaminati, decretando la liberalizzazione e la commercializzazione delle confezioni in giacenza. A conferma dell’esito favorevole anche le analisi effettuate dall’Usl Toscana Centro che ha decretato il prodotto “conforme ai criteri previsti”. Si attende la revoca del richiamo anche sul sito del ministero della Salute.

Il ministero della Salute ha pubblicato l‘avviso di richiamo di un lotto di tonno in olio di girasole a marchio Porticello per una possibile contaminazione microbiologica. Il prodotto coinvolto è stato venduto in latte da 1730 grammi con il numero di lotto JCG 324 e il termine minimo di conservazione 12/2024.

Il tonno richiamato è stato prodotto per Frios Ittici Conservati di Salvatore Russino dall’azienda Cosmo Seafoods Company Ltd in Ghana (marchio di identificazione GS/SF/E070).

In via precauzionale, si raccomanda di non consumare il tonno con il numero di lotto segnalato e restituirlo al punto vendita d’acquisto.

Dal 1° gennaio 2020, Il Fatto Alimentare ha segnalato 85 richiami, per un totale di 109 prodotti, e 2 revoche. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.

Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo pubblicato in Italia che rivela i segreti e le criticità di un sistema che ogni anno riguarda  almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore. I lettori interessati a ricevere l’ebook, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro in formato pdf  “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it

© Riproduzione riservata