Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte del produttore di un lotto di tè al matcha a marchio Shan Wai Shan proveniente dalla Cina. La ragione indicata nell’avviso di richiamo è la presenza di livelli troppo alti di alluminio nel prodotto. Le confezioni in questione sono barattoli da 80 grammi, con il termine minimo di conservazione (TMC) 30/06/2026, corrispondente al numero di lotto.
L’azienda Shan Wai Shan ha prodotto il tè al matcha richiamato in Cina. Il prodotto è stato importato e distribuito in Italia da International Trading Srl, di via Falzarego 26, a Baranzate, nella città metropolitana di Milano.
Il Ministero, come già successo in passato, ha pubblicato il provvedimento con 10 giorni di ritardo rispetto alla data indicata sull’avviso di richiamo (05/04/2024).
A scopo precauzionale, l’azienda raccomanda di non consumare il tè al matcha con il termine minimo di conservazione sopra indicato. Le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso del prodotto richiamato possono restituirlo al punto vendita d’acquisto.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.