seppie indopacifiche surgelate seaconIl ministero della Salute ha diffuso il richiamo di un lotto di seppie indopacifiche (Sepia aculeata) surgelate a marchio Seacon per la presenza di cadmio. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 800 grammi con il nome ‘cuttlefish’ e il numero di lotto SC/PFPL/REAL-18001 e il termine minimo di conservazione 19/03/2021.

Le seppie richiamate sono state prodotte da Seacon – Seafood Connection nello stabilimento di Het Spijk 12, a Urk, nei Paesi Bassi. A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare le seppie surgelate con il numero di lotto segnalato e di restituirle al punto vendita d’acquisto.

cannoli siciliani metro chefMetro, invece, ha pubblicato l’avviso di richiamo di un lotto di cannoli siciliani surgelati a marchio Metro Chef per la possibile presenza di Escherichia coli oltre i limiti. Le confezioni coinvolte sono quelle da 12 pezzi da 120 grammi l’uno (pari a 1440 grammi totali), con il numero di lotto 45 e la scadenza 18/01/2020.

I cannoli siciliani interessati sono stati prodotti per Metro Italia Cash and Carry Spa dall’azienda Ma.Ri. Srl, nello stabilimento di contrada Vassallaggi-Roccella a San Cataldo, in provincia di Caltanissetta.

Si raccomanda, in via cautelativa, di non consumare il prodotto segnalato e restituirlo al punto vendita dove è stato acquistato.

Dal 1° gennaio 2019, Il Fatto Alimentare ha segnalato 128 richiami, per un totale di 183 prodotti, e 7 revoche. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.

Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo pubblicato in Italia che rivela i segreti e le criticità di un sistema che ogni anno riguarda  almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore. I lettori interessati a ricevere l’ebook, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro in formato pdf  “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it

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