Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte dell’operatore di un lotto di semi di ajwain o ajowan (Carum ajowan o Trachyspermum ammi, nota anche come erba del vescovo) a marchio AlìBabà. Il motivo indicato sull’avviso di richiamo è la presenza di pesticidi oltre i limiti di legge. Il prodotto in questione è venduto in buste da 100 grammi, 300 grammi e 1 kg, con il termine minimo di conservazione (TMC) 12/07/2025, corrispondente al lotto di produzione.
L’azienda Fresh Tropical Srl by Jawad Srl, azienda specializzata in prodotti etnici, ha commercializzato i semi di ajwain richiamati. Lo stabilimento di confezionamento si trova in via A. da Giussano 22, a Corbetta, nella città metropolitana di Milano.
A scopo puramente cautelativo, l’azienda raccomanda di non consumare i semi di ajwain con il termine minimo di conservazione sopra indicato. Le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso del prodotto richiamato per pesticidi invece possono restituirlo al punto vendita dove l’hanno acquistato.
Dal primo gennaio 2024 Il Fatto Alimentare ha segnalato 92 richiami, per un totale di 199 prodotti. Clicca qui per vedere tutti gli avvisi di richiamo, i ritiri e le revoche.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), Ministero della Salute
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Fortunatamente non uso questi prodotti.
Grazie per il vostro lavoro che ritengo molto utile.