Il ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte del produttore di due lotti di baguette di salame del Salumificio Colombo Luigi perché è stata rilevata la presenza di Salmonella nel prodotto. Sono interessati i pezzi da 250 grammi con i numeri di lotto 667L07128 e 668L07128 e il termine minimo di conservazione (Tmc) 11/06/2023.
Il salame richiamato è stato prodotto dal Salumificio Colombo Luigi Srl, nello stabilimento di via Roma 21, a Pescate, in provincia di Lecco (marchio di identificazione IT 1288 L CE)
A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare la baguette di salame con i numeri di lotto e il termine minimo di conservazione indicati e restituirlo al punto vendita d’acquisto.
Dal primo gennaio 2023 Il Fatto Alimentare ha segnalato 84 richiami, per un totale di 183 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), ministero della Salute
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
L’associazione degli industriali delle carni e dei salumi fa da anni il diavolo a quattro contro le “polpette vegetali”, i “würstel di soia” e i “burger vegani” perchè queste denominazioni sarebbero concepite per ingannare i consumatori, e un salumificio se ne esce con delle “baguette di salame”?
La baguette è il formato di pane più consumato dai 68 milioni di francesi, ha una tradizione ultrasecolare, ha tanto di disciplinare e alla fine dell’anno scorso è stata dichiarata Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’Unesco, mica pizza e fichi.
Chissà quanti consumatori sono stati tratti buggerati dalla denominazione “baguette di salame” e, solo una volta giunti a casa, hanno scoperto costernati di aver acquistato non il tradizionale prodotto composto da farina, acqua, lievito e sale, ma uno del tutto diverso a base di carne di suino…
“Würstel di soia” no e “baguette di salame” sì?