
Il ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte del produttore di un lotto di patatine chips di patate ‘paprika style’ a marchio Viva Chips per una contaminazione da olio minerale che “può provocare il cancro”, si legge nell’avviso. Il prodotto in questione è venduto in confezioni da 100 grammi con il numero di lotto 237 e il termine minimo di conservazione (Tmc) 23/08/2023.
Le patatine chips richiamate sono state prodotte dall’azienda Solid Food Srl nello stabilimento di loc. Stei, Str. Lucian Blaga 9, Hala 2, judet Bihor, in Romania, e commercializzata da Monolith Italia Nord Srl di via Cappafredda 18C, a Roverchiara, in provincia di Verona.
NaturaSì, invece, ha diffuso il richiamo precauzionale di un lotto di fagioli al fiasco a proprio marchio per la possibile presenza di frammenti di vetro. Il provvedimento è stato segnalato anche dal ministero della Salute. Il prodotto interessato è venduto in vasetti da 300 grammi con il Tmc 28/03/2025.
I fagioli al fiasco richiamati sono stati prodotti per EcorNaturaSì Spa dall’azienda Cereal Terra Srl, nello stabilimento di via Ricardesco 15/17 a Ciriè, nella città metropolitana di Torino.
A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare i prodotti segnalati. NaturaSì precisa che è possibile restituire i fagioli richiamati al punto vendita d’acquisto, dove saranno rimborsati anche senza presentare lo scontrino.
Dal primo gennaio 2023 Il Fatto Alimentare ha segnalato 40 richiami, per un totale di 107 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
© Riproduzione riservata Foto: AdobeStock (copertina), ministero della Salute, NaturaSì
Ogni anno vengono ritirati dagli scaffali dei supermercati centinaia di prodotti alimentari pericolosi o non idonei alla vendita.
Il Fatto Alimentare ha lanciato un servizio completamente gratuito, che permette di ricevere in tempo reale una notifica ogni volta che viene pubblicata un'allerta o un richiamo.
Se volete rimanere informati iscrivetevi al nuovo canale Telegram de Il Fatto Alimentare https://t.me/ilfattoalimentareallerta, oppure al servizio di allerta via email cliccando il pulsante qui sotto.