Il ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte del produttore di un lotto di patatine chips gusto ‘sweet pepper’ a marchio Vipa Chips per la presenza di un elevato contenuto di acrilammide. Il prodotto in questione è venduto in sacchetti da 140 grammi con il numero di lotto SP2/23 e il termine minimo di conservazione (Tmc) 25/12/2023.
Le patatine chips richiamate sono state prodotte dall’azienda Pestova SHPK nello stabilimento di Pestovë, municipalità di Vushtrria, in Kosovo.
A scopo precauzionale, l’azienda raccomanda di non consumare le patatine chips gusto ‘sweet pepper’ con il numero di lotto e il termine minimo di conservazione indicati e restituirle al punto vendita dove sono state acquistate.
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© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), ministero della Salute
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
E’ il primo ritiro per acrilammide?
No, non è il primo richiamo per elevati livelli di acrilammide. Pochi mesi fa Amica Chips ha richiamato le sue chips di verdure per lo stesso motivo: https://ilfattoalimentare.it/richiamo-amica-chips-verdure-acrilammide.html
grazie
Giulia esiste un limite per l’acrilammide negli alimenti? in quale regolamento?
Non esiste un vero e proprio limite, per ora. Esistono, tuttavia, dei livelli di riferimento che le aziende devono cercare di rispettare (senza sanzioni per chi non le rispetta) che sono stabiliti dal Regolamento UE 2017/2158 che istituisce misure di attenuazione e livelli di riferimento per la riduzione della presenza di acrilammide negli alimenti all’Allegato IV https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32017R2158
Buondì,
quel che mi domando è come sia possibile che solo alcuni lotti di queste produzioni risultino afflitti da livelli fuori norma di acrilammide.
Immaginando l’uso di un metodo produttivo univoco, costante per un tal prodotto, viene dunque il sospetto che i livelli di acrilammide appunto si situino costantemente vicino ai limiti di legge appunto.