![Piatto di patate a spicchi con rosmarino circondato da, da sinistra a destra: rami di rosmarino, ciotola di salsa, spicchi d'aglio, insalata, pomodorini e forchetta](https://ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2023/11/patate-spicchi-Depositphotos_82964602_L.jpg)
Il ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte del produttore di un lotto di patate prefritte a spicchi a marchio Lamb Weston. Il motivo del provvedimento è un errato confezionamento: all’interno della confezione sono presenti patate alla paprika, invece di quelle prefritte a spicchi. Di conseguenza in etichetta non è indicata la presenza di glutine. Le confezioni coinvolte sono da 2,5 kg con il numero di lotto L 3280 e la data di scadenza 28/03/2025.
Le patate richiamate sono state prodotte dall’azienda Lamb Weston B.V. di Stationsweg 18A, Kruiningen, nei Paesi Bassi. Il prodotto in questione è destinato alla ristorazione.
![Patate a spicchi e patate alla paprika Lamb Weston - richiamo 16.11.2023](https://ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2023/11/patate-a-spicchi-Lamb-Weston.png)
In via cautelativa, si raccomanda ai ristoratori di non utilizzare il prodotto con il numero di lotto indicato. In alternativa possono impiegarle, tenendo presente che si tratta di patate alla paprika e non quelle prefritte a spicchi, evidenziando la presenza di glutine nel prodotto.
Dal primo gennaio 2023 Il Fatto Alimentare ha segnalato 177 richiami, per un totale di 368 prodotti. Clicca qui per vedere tutti gli avvisi di richiamo, i ritiri e le revoche.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), Lamb Weston
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
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