I supermercati Decò e Pam Panorama hanno segnalato il richiamo precauzionale da parte dell’operatore di diverse tipologie di dolci e pasticceria secca alle mandorle prodotti da Fimardolci (aggiornamento del 19/04/2024). Anche il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo, ma con quasi una settimana di ritardo rispetto alle catene della distribuzione (aggiornamento del 23/04/2024). La ragione indicata sull’avviso di richiamo è la possibile contaminazione da corpi estranei metallici. I prodotti in questione sono i seguenti:
- Amaretti al pistacchio Fratelli Fiori, in vaschette da 200 grammi, con il numero di lotto F0226 e il termine minimo di conservazione (TMC) 22/12/2024;
- Bacio di dama Fimardolci, in vaschette da 200 grammi, con il numero di lotto A0311 e il TMC 06/03/2025;
- Bocconcini amarena Fimardolci, in vaschette da 200 grammi, con i numeri di lotto A0304 e il TMC 29/12/2024, e A0318 e il TMC 12/01/2025;
- Petit fleur Fimardolci, in vaschette da 200 grammi, con i numeri di lotto A0311 e il TMC 05/01/2024, e A0318 e il TMC 12/01/2025;
- Ricciarelli Fimardolci, in vaschette da 200 grammi, con il numero di lotto A0325 e il TMC 19/01/2025;
- Bocconcini limone Fimardolci, in vaschette da 200 grammi, con il numero di lotto A0318 e il TMC 12/01/2025;
- Dessert di mandorla assortiti Fimardolci, in vaschette da 200 grammi, con il numero di lotto A0311 e il TMC 05/01/2025.
L’azienda Fimardolci Srl ha prodotto tutti i dolci richiamati. Lo stabilimento di produzione si trova in strada San Carlo Z.I. Mazzocchio 1182, Pontinia, in provincia di Latina.
Dal primo gennaio 2024 Il Fatto Alimentare ha segnalato 84 richiami, per un totale di 156 prodotti. Clicca qui per vedere tutti gli avvisi di richiamo, i ritiri e le revoche.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), Decò
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.