Aggiornamento del 10/11/2023: un bambino ustionato
Sono stati i Carabinieri Nas di Taranto e l’Asl di Brindisi a disporre il richiamo e il ritiro dal commercio degli integratori alimentari AlkaWater dell’azienda Viverealcalino. Come riporta il quotidiano Repubblica, il provvedimento è scattato dopo che un bambino di sei anni residente in Campania è finito al pronto soccorso con ustioni alla gola e allo stomaco. Il ministero della Salute ha notificato l’allerta attraverso il sistema europeo di allerta Rasff anche a San Marino e Città del Vaticano (notifica 2023.7743).
Sul sito del produttore si legge l’avviso: “Gentilissimi clienti, su parere del Ministero della Salute, i prodotti AlkaWater e AlkaWater Plus Ionized sono momentaneamente richiamati dal mercato per motivi precauzionali per il rischio di causticazione se non utilizzati adeguatamente come indicato in astuccio ed etichetta.”
Il richiamo degli integratori
Il ministero della Salute ha segnalato i richiami da parte del produttore di alcuni integratori alimentari a marchio Viverealcalino. Il provvedimento è dovuto a un “alto contenuto di idrossido di potassio nei prodotti”. Il richiamo interessa tutti i lotti in commercio dei seguenti integratori per rendere l’acqua alcalina (leggi qui il nostro articolo sull’acqua alcalina), venduti in confezioni da 42 ml:
- AlkaWater integratore alimentare di boro, molibdeno e selenio Viverealcalino.
- AlkaWater Plus Ionized integratore alimentare di boro, molibdeno, selenio e vitamina C Viverealcalino.
- AlkaWater Original Formula integratore di boro, molibdeno e selenio Viverealcalino.
Il ministero della Salute, sul suo portale, indica anche il richiamo del prodotto AlkaWater Plus, ma la pagina dedicata contiene l’avviso relativo all’integratore AlkaWater Plus Ionized.
Il ministero ha segnalato anche il richiamo del prodotto WaterLife integratore di molibdeno, selenio e vitamina C Vitya. Tuttavia, come ci ha comunicato l’azienda, l’integratore non è ancora mai stato posto in commercio (aggiornamento del 15/11/2023).
Tutti gli integratori richiamati sono stati prodotti dall’azienda Natural Research Snc, nello stabilimento di via Venezia 5, a Canosa di Puglia, in provincia di Barletta-Andria-Trani.
Per precauzione, si raccomanda di non consumare gli integratori alimentari con i marchi indicati. I consumatori e le consumatrici in possesso dei prodotti richiamati possono restituirli al punto vendita d’acquisto.
Dal primo gennaio 2023 Il Fatto Alimentare ha segnalato 173 richiami, per un totale di 364 prodotti. Clicca qui per vedere tutti gli avvisi di richiamo, i ritiri e le revoche.
© Riproduzione riservata Foto: AdobeStock (copertina), ministero della Salute
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
La dieta alcalina non ha senso…lo stomaco contiene acidi…viene tutto modificato…
Soprattutto non ha senso l’uso di sostanze chimiche.