Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo precauzionale da parte del produttore di un lotto di formaggio saporito delle valli della Latteria Sociale di Cividale e Valli del Natisone. Il motivo indicato sull’avviso di richiamo è la sospetta presenza di batteri Escherichia coli produttori di Shiga-tossina (Stec) sierogruppo O-157. Il prodotto in questione è distribuito in forme da 6,5 kg per la vendita porzionata ai consumatori, con il numero di lotto 03/07/2023, corrispondente alla data di produzione.
La Latteria sociale di Cividale e Valli del Natisone Sca ha prodotto il formaggio richiamato nello stabilimento di via Gorizia 17, a Cividale del Friuli, in provincia di Udine (marchio di identificazione IT 06 76 CE).
A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare il formaggio con il numero di lotto indicato e restituirlo al punto vendita d’acquisto.
Dal primo gennaio 2023 Il Fatto Alimentare ha segnalato 164 richiami, per un totale di 352 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), ministero della Salute
Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.
Dona ora
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Potreste spiegare anche come mai negli ultimi mesi tanta presenza di escherichia coli?
Grazie
E.coli è normalmente presente in molti cibi, e anche nel ns apparato gastrointestinale, il problema è la quantità, e qst in linea di massima vale per quasi tutti i patogeni, una presenza molto ridotta viene considerata fisiologica, mentre ad alte concentrazioni diventa pericoloso. la presenza in sé non dice molto, dice soprattutto di norme igieniche carenti e di controlli che se regolarmente eseguiti rivelano queste situazioni, che non dimentichiamolo dovrebbero invece essere prevenute dalle aziende stesse.