
I supermercati Conad e il suo fornitore hanno richiamato, in via precauzionale, un lotto di filetti di tonno al naturale. Il motivo indicato nell’avviso di richiamo è la possibile presenza di corpi estranei. Il prodotto in questione è venduto in vasetti di vetro da 200 grammi, con il numero di lotto L346G e il termine minimo di conservazione (TMC) 12/2027. Anche il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo (aggiornamento del 28/04/2025).
L’azienda IASA Srl ha prodotto i filetti di tonno al naturale richiamati per Conad Società Cooperativa. Lo stabilimento di produzione si trova in via Nofilo 25, a Pellezzano, in provincia di Salerno (marchio di identificazione IT 145 CE).

In via cautelativa, la catena raccomanda quindi di non consumare i filetti di tonno con il numero di lotto e il termine minimo di conservazione sopra indicati. Le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso del prodotto richiamato possono restituirlo al punto vendita Conad di acquisto, dove si provvederà poi alla sostituzione con un altro prodotto a al rimborso.
Dal primo gennaio 2025 Il Fatto Alimentare ha segnalato 72 richiami, per un totale di 254 prodotti. Clicca qui per vedere tutti gli avvisi di richiamo, i ritiri e le revoche.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), Conad
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Scorrenndo i vostri richiami, mi sono accorto che sopratutto i prodotti così detti Biologici hanno spesso dei problemi. Allora cosa serve a comprare il biologico se poi vengono trattati vedi il Basilico Bio, The Verde Bio e così via. Non è una presa in giro per i clienti? Grazie
Gentile, le inoltro una risposta di Roberto Pinton, esperto di produzioni alimentari. Non è del tutto corretto sostenere che i richiami riguardino soprattutto prodotti biologici, anche se è vero che nel passato i richiami erano rarissimi e che nell’ultimo periodo la frequenza è maggiore.
Va anche considerato che spesso si tratta di problematiche (difetto di saldatura del coperchio e la presenza di alcaloidi pirrolizidinici che sono sostanze prodotte naturalmente dalle piante, che si possono trovare nelle produzioni vegetali, nel miele e prodotti analoghi ottenuti da api che hanno bottinato il nettare di piante che ne contenevano) che costituiscono sì motivo di richiamo, ma non c’entrano con la caratteristica biologica dei prodotti.
Grazie per il contributo che date per garantire i consumatori