Il richiamo del cheddar
Il ministero della Salute ha pubblicato l’avviso di richiamo di un lotto di formaggio Cahill Porter’s Irish Cheddar dell’azienda Cahill Farm Cheeses per “presenza di Listeria”. Il prodotto in questione è venduto frazionato a partire da forme intere da 2,27 kg, con il numero di lotto 21118 e la data di scadenza 28/10/2021.
Il formaggio cheddar richiamato è stato prodotto dall’azienda Cahill Farm Cheeses Ltd nello stabilimento di Cork Road, Newcastle West, a Limerick, in Irlanda (marchio di identificazione IE 1811.
Il richiamo dell’acqua minerale
Il ministero ha segnalato anche il richiamo di alcuni lotti e formati di acqua minerale naturale Plose per una non conformità non specificata. Le bottiglie interessate dal provvedimento sono quelle in vetro da 100 cl imbottigliate il 13/07/2021 con il termine minimo di conservazione (Tmc) 13/07/2023, il 14/07/2021 con il Tmc 14/07/2023, il 15/07/2021 con il Tmc 15/07/2023, il 19/07/2021 con il Tmc 19/07/2023 e il 21/07/2021 con il Tmc 21/07/2023, quelle da 75 cl imbottigliate il 20/07/2021 con il Tmc 20/07/2021, e quelle da 50 cl imbottigliate il 21/07/2021 con il Tmc 21/07/2023.
L’acqua minerale naturale richiamata è stata imbottigliata da Fonte Plose Spa, nello stabilimento di via J. Durst 12, a Bressanone, nella provincia autonoma di Bolzano.
Per precauzione, si raccomanda di non consumare i prodotti con i lotti e le scadenze segnalati e restituirli al punto vendita d’acquisto.
Aggiornamento del 30 luglio 2021
Fonte Plose Spa, in un comunicato, rende noto che “il Ministero della Salute ha rimosso dal suo portale ufficiale la notifica pubblicata lo scorso 28 luglio che annunciava il richiamo per non conformità di alcuni lotti di Acqua Plose. Infatti, si trattava di una pubblicazione erronea, visto che l’azienda aveva unicamente attivato il ritiro precauzionale di alcuni lotti del prodotto nell’ambito della regolare attività di autocontrollo.
Fonte Plose desidera confermare ai propri clienti l’impegno profuso ogni giorno per garantire prodotti affidabili e di alta qualità, imbottigliati in uno stabilimento moderno e soggetto a controlli continui, e l’integrità di un’azienda da sempre impegnata per l’ambiente, il territorio e la salute delle persone.”
Dal 1° gennaio 2021, Il Fatto Alimentare ha segnalato 135 richiami, per un totale di 201 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
© Riproduzione riservata Foto: ministero della Salute
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.