Il ministero della Salute ha diffuso i richiami di numerosi lotti di capsule compatibili con macchine Nescafè Dolce Gusto di diversi marchi perché durante l’erogazione del caffè, la capsula potrebbe rilasciare particelle di plastica nella tazzina, che potrebbero essere ingerite dai consumatori. Tutti i prodotti coinvolti sono stati prodotti dall’azienda Beyers Caffè Italia Srl, nello stabilimento di via Marino Serenari 33H, a Castel Maggiore, nella città metropolitana di Bologna.
I marchi interessati sono 101 Caffè, Happy Belly e Solimo di Amazon, Bonini, Caffè Leoni, Conad, Caffè Consuelo, Meseta, Palombo e Fortisimo. Ecco la lista delle capsule e dei lotti richiamati:
A scopo precauzionale, si raccomanda di non utilizzare le capsule con i marchi e i numeri di lotto segnalati e restituirle al punto vendita d’acquisto.
Dal 1° gennaio 2019, Il Fatto Alimentare ha segnalato 164 richiami, per un totale di 247 prodotti, e 9 revoche. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo pubblicato in Italia che rivela i segreti e le criticità di un sistema che ogni anno riguarda almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore. I lettori interessati a ricevere l’ebook, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro in formato pdf “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.