Cucchiaino pieno di cacao in polvere su sfondo scuro

Il ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte dell’operatore di un lotto di di cacao in polvere bio e due lotti di preparato per cacao bio in tazza a marchio Il Baule Volante per “analisi chimiche non conformi”. Secondo quanto riportato nella notifica Rasff 2023.3694, nel cacao sarebbero stati riscontrati livelli di cadmio oltre i limiti (aggiornamento del 13/03/2023) I prodotti coinvolti hanno le seguenti caratteristiche:

  • Cacao in polvere, in confezioni da 100 grammi, con il numero di lotto L.22209 e il termine minimo di conservazione (Tmc) 05/2024;
  • Preparato per cacao in tazza, in bustine da 15 grammi, con i numeri di lotto L.22214 e L.22339, sempre con il Tmc 05/2024.

cacao in polvere bio preparato per cacao in tazza Il Baule Volante

Il cacao in polvere e il preparato sono stati prodotti per Biotobio Srl dall’azienda La Dolciaria Srl, nello stabilimento di via Collodi 6, a Barberino Tavarnelle, nella città metropolitana di Firenze.

In via cautelativa, l’azienda consiglia di controllare le etichette dei prodotti acquistati e, se appartenenti ai lotti segnalati, raccomanda di non consumarli e di riportarli al punto vendita d’acquisto dove sarà sostituito o rimborsato.

Dal primo gennaio 2023 Il Fatto Alimentare ha segnalato 109 richiami, per un totale di 230 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.

© Riproduzione riservata Foto: Fotolia (copertina), ministero della Salute

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Maurizio
Maurizio
1 Giugno 2023 15:28

resto comunque basito dell’insufficienza dell’informazione da parte del ministero; Motivo del richiamo: Analisi chimiche non conformi. Ma quali analisi chimiche? pesticidi, metalli pesanti, radioattività, carica batteriche, IPA, PA, TA???

Enrico
Enrico
Reply to  Maurizio
6 Giugno 2023 09:42

Forse cadmio, piombo, ocratossina…..

Luisa Elisa Conti
Luisa Elisa Conti
22 Giugno 2023 14:56

Buongiorno. Ogni giorno, grazie alle vostre segnalazioni, leggo di prodotti richiamati dal mercato per motivi vari. È rassicurante sapere che siano fatti controlli in difesa della salute dei “consumatori”.
Ma quando è capitato a me di avere in casa un prodotto ritirato – il preparato cacao in tazza BAULE Volante- sono rimasta perplessa.
Avevo acquistato le buste per provare quel tipo di cioccolata almeno un mese prima, se non due, che ne venisse segnalato il ritiro. Sollo per un caso non ci siamo fatti una bella cioccolata quando il clima era ancora freddo.
Se le segnalazioni vengono fatte dalle industrie produttrici dopo tanto tempo, che sicurezza c’è che il prodotto non venga consumato non appena acquistato?
Non sarebbe meglio commercializzare i prodotti dopo l’esito delle analisi di routine?
Se si fosse trattato di un ritiro dovuto ad allergeni non dichiarati, potenzialmente pericolosi, con così tanto tempo intercorso tra la distribuzione nei punti vendita e la segnalazione di ritiro, come si può essere sicuri che il prodotto non sia già stato consumato? Dubbio ancora più pressante per i prodotti freschi, quali salumi, latticini verdure.
Grazie per l’attenzione e per il vostro lavoro.
Luisa Elisa Conti
Milano