albume d'uovo

Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte dell’operatore di un lotto di albume d’uovo da galline allevate a terra pastorizzato a marchio Lidl. Il motivo indicato nell’avviso di richiamo è la presenza di Salmonella spp nel prodotto. Le confezioni interessate sono quelle da 500 grammi, con il numero di lotto K 622460 e la data di scadenza 13/12/2024.

L’azienda Eurovo Srl ha prodotto l’albume d’uovo richiamato per Lidl Italia Srl. Lo stabilimento di produzione si trova in via Cavecchia 75, a Calisese di Cesena, in provincia di Forlì-Cesena (marchio di identificazione IT 39 OV CE).

Albume uovo pastorizzato Lidl richiamo 21.11.2024
L’albume d’uovo da galline allevate a terra pastorizzato richiamato da Lidl per la presenza di Salmonella spp

In via precauzionale, l’azienda raccomanda di non consumare l’albume d’uovo con la data di scadenza e il numero di lotto sopra indicati. Le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso del prodotto richiamato possono restituirlo al punto vendita Lidl d’acquisto dove si provvederà al rimborso.

Dal primo gennaio 2024 Il Fatto Alimentare ha segnalato 238 richiami, per un totale di 608 prodotti. Clicca qui per vedere tutti gli avvisi di richiamo, i ritiri e le revoche.

© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), Ministero della Salute

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pietro greppi
22 Novembre 2024 11:55

come fa un prodotto pastorizzato ad avere ancora tracce di salmonella?

Roberto La Pira
Reply to  pietro greppi
22 Novembre 2024 15:01

O l’albume è stato pastorizzato male oppure la contaminazione è avvenuta in fase di confezionamento

giovanni parma
giovanni parma
22 Novembre 2024 13:58

Ho sempre pensato che un prodotto pastorizzato mettesse al sicuro da ogni contaminazione, tipo la Salmonella, ma evidentemente devo ricredermi. Probabilmente la cottura avrebbe risolto il problema ma in caso di montatura del prodotto per usi a freddo, tipo crema per il tiramisù, il consumatore avrebbe corso seri rischi.

Gaetano
Gaetano
23 Novembre 2024 13:58

In effetti è un controsenso comprare un prodotto pastorizzato perché si pensa sia più sicuro e trovarsi invece proprio un prodotto contaminato da salmonella.
Forse bisognerebbe usare dei metodi ancora più evoluti per garantire la sicurezza di un prodotto di questo tipo perché “pastorizzato” dovrebbe essere una sorta di garanzia e come tale bisognerebbe prevedere un risarcimento particolare e molto più consistente perché significa venire meno alla promessa che c’è sulla confezione, altrimenti diventerebbe troppo facile vendere prodotti pastorizzati incassando molti soldi…le uova pastorizzate costano tanto…e in realtà nel processo magari ci sono diverse falle…si spera sia un caso isolato…del tipo 1 caso ogni 10 anni, se diventasse un problema più frequenta sarebbe il caso di chiedersi che senso abbia scrivere “pastorizzato” se il rischio rimane.

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