Il ministero della Salute ha diffuso il richiamo di alcuni lotti di semi di sesamo a marchio Colfiorito per la “presenza di ossido di etilene”, con oltre due settimane di ritardo sulla data del provvedimento indicata sull’avviso. Il prodotto in questione è venduto in sacchetti da 150 grammi con i numeri di lotto 2012016, 2012716, 2014016, 2015016, 2015516 e 2017516 e i termini minimi di conservazione (Tmc) 30/04/2021, 30/05/2021 e 30/06/2021.
Il ministero, inoltre, ha pubblicato l’avviso di richiamo di due lotti di mix di semi per panificazione Colfiorito – lotti 2013216 e 2015616 e Tmc 30/06/2021 – già diffuso dai supermercati da Coop il 2 marzo, insieme alla segnalazione dei lotti 2012016 e 2015016 dei semi di sesamo.
I semi richiamati sono stati prodotti da Fertitecnica Colfiorito srl nello stabilimento di via Grazia Deledda 36/38 a Montecassiano, in provincia di Macerata.
Sul portale del ministero della Salute è segnalato anche il richiamo precauzionale di un lotto di bacche di goji “Goji Berry Asia” per il “superamento del limite di sostanza attiva su carbofuran” segnalato da un cliente. Il prodotto coinvolto è distribuito in scatole di cartone da 20 kg contenenti quattro buste da 5 kg per la vendita sfuso, e presenta il numero di lotto F2019133 e il Tmc 30/12/2021.
Le bacche di goji richiamate sono state prodotte per Di Nunzio Srl da Shandong Farmer Land Foodstuff Co. Ltd nello stabilimento di Room 203, No.3 Poyanghu Road, Shinan Districta a Tsingtao, in Cina.
Per precauzione, si raccomanda di non consumare i prodotti con i numeri di lotto e i termini minimi di conservazione segnalati e restituirli al punto vendita d’acquisto.
Dal 1° gennaio 2021, Il Fatto Alimentare ha segnalato 62 richiami, per un totale di 88 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
© Riproduzione riservata Foto: ministero della Salute
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.