richiamo nodo del saio farina di riso cozze

il molino chiavazza farina di risoIl ministero della Salute ha diffuso il richiamo di un lotto di farina di riso senza glutine a marchio Il Molino Chiavazza per la presenza di una contaminazione da soia. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 500 grammi con il numero di lotto 023560 e il termine minimo di conservazione 15/03/2021.

Il richiamo è stato pubblicato anche dai supermercati Basko, Bennet, Carrefour, Metro, Penny Market, Sogegross e Tigros.

La farina di riso coinvolta è stata prodotta dal Molino F.lli Chiavazza Spa nello stabilimento di via Pinerolo 75, a Pancalieri, nella città metropolitana di Torino.

A scopo precauzionale, si raccomanda alle persone con allergia alla soia di non consumare la farina di riso con il numero di lotto segnalato e restituirlo al punto vendita d’acquisto entro il 06/09/2020 per il rimborso o la sostituzione. Il prodotto è sicuro per i consumatori che non sono allergici alla soia.

formaggio nodo del saio vaccinoIl ministero, inoltre, ha pubblicato il richiamo di un lotto di formaggio vaccino nodo del saio del Caseificio Francesco Rabbia per la presenza di una contaminazione microbiologica da Escherichia coli STEC (produttore di tossina Shiga). Il formaggio coinvolto è stato venduto in unità da 2,5 kg con il numero di lotto 200507 e la data di scadenza 31/10/2020.

Il nodo del saio richiamato è stato prodotto dal Caseificio Rabbia Francesco Snc di Rabbia Fratelli & C. nello stabilimento con il marchio di identificazione IT 01 417 CE.

Si raccomanda, in via cautelativa, di non consumare il formaggio con il numero di lotto indicato e restituirlo al punto vendita d’acquisto.

richiamo cozze ittica ca pellestrina società agricola angelo mancinInfine, il ministero della Salute ha diffuso anche gli avvisi di richiamo di alcuni lotti di mitili o cozze (Mytilus galloprovincialis) dell’Ittica Allevamenti Ca’ Pellestrina e della Società Agricola Angelo Mancin per la presenza di biotossine marine DSP (Diarrhetic Shellfish Poisoning – sindrome diarroica da molluschi bivalvi). I prodotti interessati sono stati raccolti il 17/08/2020 e il 18/08/2020 e hanno le seguenti caratteristiche:

Le cozze richiamate sono state prodotte da Ittica Allevamenti Ca’ Pellestrina nello stabilimento di via Pellestrina 10 a Porto Tolle, in provincia di Rovigo (IT 444 CDM CE) e dalla Società Agricola Angelo Mancin nell’impianto di viale della Repubblica 147, in località Scardovari, sempre a Porto Tolle (IT Q1F3Y CE).

Per precauzione, si raccomanda di non consumare le cozze segnalate nemmeno dopo cottura e restituirle al punto vendita d’acquisto.

Dal 1° gennaio 2020, Il Fatto Alimentare ha segnalato 72 richiami, per un totale di 92 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.

Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo pubblicato in Italia che rivela i segreti e le criticità di un sistema che ogni anno riguarda  almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore. I lettori interessati a ricevere l’ebook, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro in formato pdf  “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it

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