Farina di riso Il Molino Chiavazza richiamata per presenza di soia, formaggio Nodo del Saio per E. coli STEC e cozze per biotossine DSP
Farina di riso Il Molino Chiavazza richiamata per presenza di soia, formaggio Nodo del Saio per E. coli STEC e cozze per biotossine DSP
Giulia Crepaldi 24 Agosto 2020Il ministero della Salute ha diffuso il richiamo di un lotto di farina di riso senza glutine a marchio Il Molino Chiavazza per la presenza di una contaminazione da soia. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 500 grammi con il numero di lotto 023560 e il termine minimo di conservazione 15/03/2021.
Il richiamo è stato pubblicato anche dai supermercati Basko, Bennet, Carrefour, Metro, Penny Market, Sogegross e Tigros.
La farina di riso coinvolta è stata prodotta dal Molino F.lli Chiavazza Spa nello stabilimento di via Pinerolo 75, a Pancalieri, nella città metropolitana di Torino.
A scopo precauzionale, si raccomanda alle persone con allergia alla soia di non consumare la farina di riso con il numero di lotto segnalato e restituirlo al punto vendita d’acquisto entro il 06/09/2020 per il rimborso o la sostituzione. Il prodotto è sicuro per i consumatori che non sono allergici alla soia.
Il ministero, inoltre, ha pubblicato il richiamo di un lotto di formaggio vaccino nodo del saio del Caseificio Francesco Rabbia per la presenza di una contaminazione microbiologica da Escherichia coli STEC (produttore di tossina Shiga). Il formaggio coinvolto è stato venduto in unità da 2,5 kg con il numero di lotto 200507 e la data di scadenza 31/10/2020.
Il nodo del saio richiamato è stato prodotto dal Caseificio Rabbia Francesco Snc di Rabbia Fratelli & C. nello stabilimento con il marchio di identificazione IT 01 417 CE.
Si raccomanda, in via cautelativa, di non consumare il formaggio con il numero di lotto indicato e restituirlo al punto vendita d’acquisto.
Infine, il ministero della Salute ha diffuso anche gli avvisi di richiamo di alcuni lotti di mitili o cozze (Mytilus galloprovincialis) dell’Ittica Allevamenti Ca’ Pellestrina e della Società Agricola Angelo Mancin per la presenza di biotossine marine DSP (Diarrhetic Shellfish Poisoning – sindrome diarroica da molluschi bivalvi). I prodotti interessati sono stati raccolti il 17/08/2020 e il 18/08/2020 e hanno le seguenti caratteristiche:
- Cozze o mitili a marchio Ittica Allevamenti Ca’ Pellestrina, vendute in reti da 5 kg, 10 kg e 20 kg con i numeri di lotto 636, 637, 643 e 647.
- Cozze o mitili a marchio Società Agricola Angelo Mancin, vendute in reti da 5 kg con i lotti 7/08/2020 e 18/08/2020.
Le cozze richiamate sono state prodotte da Ittica Allevamenti Ca’ Pellestrina nello stabilimento di via Pellestrina 10 a Porto Tolle, in provincia di Rovigo (IT 444 CDM CE) e dalla Società Agricola Angelo Mancin nell’impianto di viale della Repubblica 147, in località Scardovari, sempre a Porto Tolle (IT Q1F3Y CE).
Per precauzione, si raccomanda di non consumare le cozze segnalate nemmeno dopo cottura e restituirle al punto vendita d’acquisto.
Dal 1° gennaio 2020, Il Fatto Alimentare ha segnalato 72 richiami, per un totale di 92 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.