Aggiornamento del 23 agosto 2021: con un nota a Il Fatto Alimentare Athenor annuncia la revoca dell’allerta per i due condimenti per pasta richiamati lo scorso 22 luglio 2021. L’azienda produttrice rende noto, infatti, che “In seguito ad analisi effettuate su tre campioni per ogni lotto di prodotto coinvolto, è emerso che i prodotti sono conformi, in quanto non è stato rilevato glutine (<5 ppm)” .
Aggiornamento del 26 luglio 2021: con una nota a Il Fatto Alimentare in merito al richiamo dei due condimenti per pasta, l’azienda produttrice “Athenor srl tiene a precisare che la non conformità dei prodotti sopra riportati non è dovuta ad una propria responsabilità diretta, ma è data solo dall’utilizzo di un ingrediente non conforme e nello specifico del burro a marchio Zanasi acquistato in panetti da 15 kg. Nel momento in cui l’Athenor srl è venuta a conoscenza di questa non conformità, ha avviato e rispettato tutte le procedure che la normativa impone per il richiamo del prodotto e per la tutela del consumatore.”
Il ministero della Salute ha pubblicato gli avvisi di richiamo di alcuni lotti di due condimenti per pasta, salsa al tartufo bianco Filotei Group e cacio e pepe Italiana Natura, perché nei prodotti è stato “utilizzato un ingrediente (burro) contenente allergeni non dichiarati”. I condimenti in questione sono i seguenti:
- Salsa al tartufo bianco Filotei Group, in vasetti da 90 grammi con il numero di lotto V0616 e il termine minimo di conservazione (Tmc) 16/06/2024
- Cacio e pepe Italiana Natura, in vasetti da 180 grammi con il numero di lotto 21158C e il Tmc 07/12/2023, e in vasetti da 80 grammi con il numero di lotto 21159C e il Tmc 08/12/2023
Le salse richiamate sono state prodotte dall’azienda Athenor Srl nello stabilimento di località Ponte Sargano, a Cerreto di Spoleto, in provincia di Perugia (marchio di identificazione IT 9-2740/L CE).
Il ministero ha diffuso anche il richiamo di due lotti di biocracker al sesamo e rosmarino a marchio Crich per una “segnalazione del fornitore di semi di sesamo biologici per la presenza di ossido di etilene superiore ai limiti di legge”. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 250 grammi con i numeri di lotto 5920 e 6130 e il Tmc 30/11/2021.
I cracker richiamati sono stati prodotti da Nuova Industria Biscotti Crich Spa, nello stabilimento di via De Gasperi 11, a Zenson di Piave, in provincia di Treviso.
A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare i prodotti con i numeri di lotto e i termini minimi di conservazione segnalati e restituirli al punto vendita d’acquisto.
Dal 1° gennaio 2021, Il Fatto Alimentare ha segnalato 126 richiami, per un totale di 190 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
© Riproduzione riservata Foto: ministero della Salute
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.